La vicentina Cinzia Fabris è stata eletta vicepresidente nazionale della CNA, confermando il forte ruolo di rappresentanza che il Veneto e i suoi territori esprimono all’interno della principale associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa italiana. L’ufficializzazione dell’incarico è avvenuta nel corso dell’assemblea elettiva nazionale, che si è svolta ieri all’auditorium della Conciliazione di Roma, un appuntamento che ha riunito delegati e dirigenti da tutta Italia per delineare le strategie associative del prossimo quadriennio.

La nomina di Fabris rappresenta un riconoscimento al suo lungo percorso all’interno del sistema CNA e alla competenza maturata in anni di impegno a sostegno della competitività delle imprese, della modernizzazione dei servizi associativi e della promozione di una cultura d’impresa attenta all’innovazione, all’inclusione e alla sostenibilità. Accanto a lei, l’assemblea ha confermato nel ruolo di presidente nazionale Dario Costantini, al suo secondo mandato, chiamato a guidare l’organizzazione in una fase cruciale di trasformazione economica e sociale.

 

Figura di riferimento per il tessuto imprenditoriale vicentino e veneto, Fabris porta nel nuovo incarico una visione concreta e pragmatica, radicata nell’esperienza diretta d’impresa e in un percorso dirigenziale che l’ha vista protagonista in ambito territoriale, regionale e di categoria. La sua elezione rafforza inoltre la presenza della rappresentanza del Triveneto – di cui sarà portavoce diretta – ai vertici nazionali CNA, testimoniando l’attenzione crescente dell’organizzazione verso territori che contribuiscono in modo decisivo allo sviluppo economico del Paese.

«È per me una grande soddisfazione ricevere questo incarico – ha commentato Cinzia Fabris, nuova vicepresidente nazionale CNA –. Vedo questo ruolo come un impegno orientato all’evoluzione del mondo dell’artigianato e della piccola impresa, accompagnando le nostre realtà in un percorso di crescita, innovazione e maggiore competitività. Il fatto di arrivare da un territorio come il Triveneto, ricco di imprese dinamiche e fortemente interconnesse, rappresenta un valore aggiunto che porterò con me nei tavoli nazionali. Ora si apre una fase intensa di lavoro sui temi di maggiore rilievo per la politica e per l’economia del Paese. Mi avvicino a questo compito con senso di responsabilità e spirito di servizio, consapevole delle sfide che ci attendono».

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia