Da sindaco di Montegalda a Presidente della Provincia di Vicenza, incarico che gli ha consentito di farsi apprezzare nell’Alto Vicentino, dove sta battendo il territorio come faceva la vecchia politica: ascoltando, guardando negli occhi i cittadini e rivolgendosi anche a chi sa già che non lo voterà. Le voci di corridoio dicono che “se la sta giocando bene” per quel suo modo di fare concreto e senza slogan. Con Fratelli d’Italia rischia di arraffare voti a colui che sembra il suo principale antagonista: Francesco Rucco, ex sindaco di Vicenza.
Andrea Nardin, Lei correrà in coppia con Teresa Sperotto, sindaca di Fara Vicentino. Cosa sta accadendo a Schio visti gli attacchi feroci di Alex Cioni, che tra l’altro è del suo stesso partito?
Onestamente la mia preoccupazione principale è quella di rappresentare il territorio dell’Alto Vicentino, con l’idea di mettere al centro le persone e le imprese, di fare un’amministrazione trasparente, vicina e concreta. In questa logica, penso che sia auspicabile collaborare con le realtà locali, perché per me il modo di lavorare è quello di un sindaco. Da primo cittadino ho sempre affrontato l’incarico istituzionale con spirito di servizio, competenza e passione, ma soprattutto con la forza della squadra che mi ha accompagnato e con l’ascolto costante di ogni cittadino. Teresa è una mia collega, e c’è una collaborazione naturale e reciproca tra due primi cittadini in un nuovo progetto positivo e avvincente, affinchè Schio, e tutti i comuni dell’area, vengano prima di ogni interesse di parte. Per quanto riguarda Alex Cioni molti cittadini, pur non essendo iscritti a Fratelli d’Italia, hanno sempre riconosciuto in me il valore di una persona che si è prodigata con competenza e presenza per rappresentare nel miglior modo possibile il territorio. Abbiamo un territorio da rappresentare, degli interessi da difendere, una comunità da far crescere, un futuro da immaginare e costruire insieme; questo mi interessa. Se Valter Orsi intende sostenermi, sono ben lieto di accogliere il suo sostegno e ascoltare le sue idee. Io non guardo alle polemiche, perché Schio, locomotiva del vicentino, merita impegno e collaborazione, una visione chiara e degna di questi luoghi. Sono felice di essere in Fratelli d’Italia, che oggi è il primo partito, dell’accoglienza che ho ricevuto, della collaborazione che trovo, proprio per poter lavorare per l’Alto Vicentino.
Chi è più forte tra Lei e Francesco Rucco, dato che state portando avanti la campagna elettorale sullo stesso territorio?
Non ho mai guardato cosa fanno gli altri, se non per imparare cose nuove, e non intendo cominciare ora. L’aspetto che ritengo più importante e che io ho sempre lavorato per le persone e per il territorio, guardando sempre in casa mia perchè i miei genitori e la vita mi hanno insegnato che è più produttivo fare così. E’ un concetto che mi appartiene da quando ho iniziato a svolgere l’attività lavorativa e politica. Il fatto di essere messo dai media in competizione con Rucco, mi lusinga, perché gli vengono accreditate grandi possibilità.
Come procede la sua campagna elettorale?
In giro per il territorio, come sempre, con l’intento di capire quali possono essere i problemi esistenti, le soluzioni da trovare, i risultati da raggiungere. E se devo essere sincero, è una campagna che mi sta portando riscontri positivi, consentendomi di incontrare il tessuto imprenditoriale, i cittadini, le associazioni di volontariato. E’ importante che chi si candida per le Regionali, conquisti la fiducia del cittadino che ti vuole votare, perché dal mio punto di vista è sempre necessario creare un punto di contatto tra partito ed elettore: il voto va chiesto. I punti forti della mia campagna elettorale saranno sicuramente il tema del dissesto idrogeologico, la più grande minaccia del secolo, il sostegno alle imprese attraverso interventi infrastrutturali, la variante alle SP46 sud “Costabissara-Castelnovo”, la linea ferroviaria Vicenza-Schio, il raccordo tra il casello di Thiene e Schio, fornire un sostegno alle persone anziane e intervenire con risorse per le famiglie in condizioni di fragilità economica. Attualmente, come sindaco di Montegalda, elargisco un piccolo incentivo economico ai nuovi nati, di circa 250 euro consumabili nei negozi di vicinato e questo modello potrebbe essere ampliato, un po’ come avviene per “Bike to work”. Infine, i temi centrali riguardano sanità e sociale, che ruotano attorno all’integrazione socio-sanitaria per il benessere dei cittadini, e la salvaguardia dell’ambiente strettamente connesso all’agricoltura e al dissesto idrogeologico
Che previsioni ha dell’urna elettorale e perché stima Giorgia Meloni?
Nell’urna elettorale non faccio previsioni, perché penso che il risultato più importante dipenda sempre dall’impegno e dalla concretezza che ci metto nel mio ruolo istituzionale, e pensando che c’è sempre qualcosa di nuovo da fare o proporre, perché sin da ragazzo ho imparato che il metodo per progredire consiste nella volontà e nel duro lavoro, e che con questi ingredienti non c’è nulla di umano che non si possa realizzare. Ho proposto la mia candidatura in Consiglio Regionale per tutto questo, ma soprattutto per poter leggere ancora per un po’, negli occhi di chi incontro, quel sorriso di complicità che sancisce la forza dei fatti realizzati, mettendo a tacere le parole amare di chi, per pregiudizio, preferiva non crederci, se non addirittura ostacolare. Per quanto riguarda Giorgia Meloni, mi piace per diversi motivi. Partirei dalla stabilità che ha portato al nostro paese, con tutti i benefici diretti e indiretti, e per l’ordine e il rispetto delle regole che si stanno consolidando sul territorio nazionale. Io, come ufficiale degli alpini in congedo, mi rispecchio in quelli che sono i valori imprescindibili che formano una persona, ovvero, lo spirito di sacrificio, il senso del dovere, la lealtà, il coraggio, il rispetto per le istituzioni, la responsabilità, il senso di appartenenza per il proprio lavoro. Giorgia Meloni la riconosco in questi valori, ma soprattutto la giudico una Premier che ha dimostrato di saper affrontare brillantemente anche le tematiche di natura internazionale.
Rispondiamo a Cioni, che ruolo ha nella sua campagna elettorale Valter Orsi?
Come molte persone che ho stimato nell’ambito politico, Valter Orsi è una di queste.
Sono molto contento per il sostegno di Valter, perché questa collaborazione nasce da una stima personale, che penso sia reciproca, osservando il lavoro fatto in Provincia, cose fra sindaci. Ribadisco ancora una volta un concetto fondamentale: nel campo politico, sociale e amministrativo, sono sempre stato una persona molto concreta e mi sono sempre riconosciuto in ciò che sono riuscito a realizzare. Noi lottiamo per quello che dobbiamo alla Città di Schio e per quello in cui crediamo. Questa è la differenza che ci auguriamo possa essere prima o poi compresa dai cittadini.
Qualora dovesse arrivare in Consiglio regionale?
Sicuramente cercherò di salvaguardare i vicentini, perché li rappresenterò. Da quando ho deciso di entrare in politica nel 2006 con il primo assessorato, ho sempre cercato di lavorare con entusiasmo, capacità di ascolto e attenzione ai cambiamenti.
Natalia Bandiera
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