C’è una corsa che non punta al cronometro, ma al cuore. Una gara senza podio, ma con un unico traguardo: offrire speranza. È la “Santa Run – Corri per un amico raro”, la manifestazione non competitiva nata a Schio per sostenere Giorgia Toniolo, una bambina colpita dalla sindrome di Sanfilippo, rara e degenerativa malattia genetica che colpisce il sistema nervoso centrale. Giunta quest’anno alla settima edizione, la Santa Run è diventata un appuntamento irrinunciabile per centinaia di partecipanti. Dieci chilometri di percorso pianeggiante e solidale, dove ogni passo vale un contributo concreto alla ricerca scientifica e al supporto delle famiglie coinvolte. Il ricavato dell’evento viene infatti interamente devoluto all’Associazione Sanfilippo Fighters, che da anni finanzia progetti di cura e iniziative di sensibilizzazione. Nel tempo, la corsa ha saputo raccogliere attorno a sé una rete sempre più ampia di sostenitori: amici, atleti, famiglie, scuole, associazioni, aziende locali. Ognuno con la propria storia e il proprio passo, ma tutti con lo stesso obiettivo: aiutare Giorgia e i tanti bambini rari come lei. “Ogni anno ci sorprendiamo della partecipazione e dell’entusiasmo della gente – raccontano i genitori di Giorgia –. Vedere quante persone camminano o corrono per lei, anche senza conoscerla, ci dà la forza di continuare. È il segno che nessuna battaglia è mai davvero solitaria.” Per rispondere al desiderio di chi non può essere presente fisicamente ma vuole comunque contribuire, quest’anno è stata attivata anche una raccolta fondi virtuale. Attraverso una donazione online, chiunque potrà correre simbolicamente accanto a Giorgia e ai “Sanfilippo Fighters”.
L’appuntamento con la Santa Run 2025 è per giovedì 4 luglio a Schio, una serata che si preannuncia carica di energia, entusiasmo e profonda umanità. Per sostenere la manifestazione anche a distanza, è possibile contribuire tramite il link ufficiale:
Anche un piccolo gesto può fare una grande differenza. Per Giorgia. Per la ricerca. Per tutti i bambini rari.
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