Vandali in azione al Parco Inclusivo di Schio, il più grande del Veneto, nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 17 maggio 2023. Il consigliere di maggioranza Manuel Dalla Costa, che è stato informato dell’incursione dei teppisti, ha immediatamente avvisato polizia locale e sindaco. Su tutte le furie Valter Orsi, che ha avvisato a sua volta il personale del comune, che  ha messo a posto l’area di Magrè, che deve ancora aprire battenti ufficialmente, nonostante sia già stata terminata. Scritte sui muri, volgarità sulle pareti, ma la cosa più grave è che oggi pomeriggio, hanno sfondato la porta d’ingresso e fanno spostato mobili e suppellettili. Due sedie sono state trascinate in bagno per chissà quale scopo e non è la prima volta, in tre anni, che il parco viene vandalizzato.

“Tu che hai pensato di danneggiare la struttura del Parco Inclusivo non sei un forzuto o un eroe, sei solo un vigliacco cretino, sei un debole che probabilmente ha bisogno di sfogarsi perché non hai il carattere di fare altro. – si è rivolto all’autore del blitz il sindaco di Schio, che durante i suoi mandati ha investito in cultura del rispetto del bene pubblico-  Giusto che tu sappia che vi sono impianti di videosorveglianza e che hai poco tempo prima che ti individuino e ti facciamo pagare fino all’ultimo centesimo. Credo che devi comunque valere molto poco per danneggiare un luogo che ha un significato così alto. Il danno è stato sistemato in tempo breve dagli uomini del Comune grazie alla segnalazione che ho ricevuto dal consigliere comunale di maggioranza Manuel Dalla Costa che ringrazio”.

Dalla Costa si è precipitato subito a vedere cosa fosse accaduto e non ha avuto parole più leggere nei confronti dei teppisti, che grazie alla videosorveglianza, potrebbero avere le ore contate. Gli agenti della Polizia Locale, agli ordini del commissario Loris Revrenna hanno eseguito un accurato sopralluogo, alla ricerca di eventuali tracce lasciate dai malfattori.

Lo sfogo del consigliere comunale

“Non è la prima volta che accadono fatti incresciosi del genere – racconta in un accorato sfogo Dalla Costa – , mi chiedo perchè si senta il bisogno di arrivare a tanto, di prendere di mira un luogo che rappresenta un bene per la comunità. Il Comune ha investito tanto in questa struttura e mi chiedo se adesso che non è ancora frequentata succede questo, cosa accadrà quando il chiosco verrà dato in gestione ed i frigoriferi verranno riempiti di bibite e cibo per la ristorazione? Vedere quelle scritte sui muri, la porta divelta e i segni dell’incursione di questi vigliacchi, mi ha fatto venire una rabbia incredibile. Come si può non avere rispetto dei beni della comunità. Questi sono della gente di Schio che paga le tasse, quindi vandalizzare un bene comune equivale al danno che possiamo subire in casa nostra. Qui c’è tanto lavoro e tanti soldi investiti, il denaro dei contribuenti, ma mi rendo conto che quando si registrano fatti di cronaca del genere, ti passa la voglia di tutto. Sono deluso e amareggiato. Hanno perfino preso le pietre da terra e le hanno sparpagliate ovunque. Mah, mi chiedo davvero che tipo di appagamento possa dare questo genere di azioni. Da chi sono stati cresciuti questi delinquenti? Che educazione hanno avuto? Comprendo perfettamente lo stato d’animo del sindaco Orsi che è come il mio. Mi auguro – conclude Dalla Costa – che le telecamere abbiano ripreso questi teppisti, che devono pagare per quello che hanno fatto”.

N.B.

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