L’intenzione era buona, ma di certo non ci sarebbe aspettati che ben 7, tra i 25 utenti che hanno scritto in Comune per sollecitare più conferimenti del rifiuto secco, non fossero in regola con la Tari.

A far scattare il controllo, che ha portato ad individuare cittadini in arretrato con il pagamento della tassa sui rifiuti, il fatidico bidone nero del secco ed i “troppo pochi conferimenti concessi annualmente ai cittadini”.

Il sistema di raccolta ‘innovativo’, inaugurato a Schio, ha già ottenuto parecchie proteste a causa di una raccolta ridotta che costringe i cittadini a tenersi in casa le immondizie più tempo rispetto alla raccolta porta a porta utilizzata precedente.

Ma c’è un problema, che è stato evidenziato grazie alle minoranze di Coalizione Civica e Gruppo Misto, con i consiglieri Maura Fontana, Carlo Cunegato e Giorgio De Zen che hanno chiesto ‘un’eccezione’ per le donne che necessitano di buttare gli assorbenti e i nuclei famigliari e i volontari che hanno animali domestici.

Una richiesta legittima, che vedeva nella consegna di un bidoncino bianco gratuito, come quello che viene dato là dove ci sono bambini che usano il pannolino o anziani, la soluzione a questo ‘impiccio’.

“Non è giusto penalizzare le donne e renderle oggetto di discriminazione in quanto donne e nemmeno i possessori di animali domestici o i volontari che li curano – ha spiegato Maura Fontana – E’ auspicabile trovare una soluzione per consentire in questi casi conferimenti più veloci di immondizie che contengono materiale fecale. Un bidone con feci ferme crea seriamente un rischio alla salute, a causa delle componenti biochimiche e dei batteri. Ma non è giusto che donne e possessori di animali debbano pagare 4 euro per ogni conferimento extra”.

La risposta di Valter Orsi

Il sindaco Valter Orsi, durante la seduta di consiglio comunale in cui è stata discussa la mozione, ha risposto che il 2022 è “un anno di transizione. Il conteggio delle maggiorazioni verrà applicato l’anno prossimo, ma i conti per capire se il numero dei conferimenti conteggiato in bolletta è giusto li faremo entro fine anno. Per cui ci sarà il tempo di tarare la tassa”.

In merito alla petizione, il primo cittadino ha spiegato: “In Comune sono arrivate 25 mail. Un numero che non fa dato, perché su 17.500 utenze è irrisorio. In ogni caso, è automaticamente partito un controllo anche per verificare il buono stato del servizio. Ma su 25 posizioni, 7 sono risultate non in regola con il pagamento della tari, un utente non la paga addirittura dal 2014. Io comprendo il problema e di certo non intendiamo ignorarlo. Però sarebbe opportuno che, quando qualcuno viene a chiedere servizi aggiuntivi, si accertasse almeno di pagare quelli che riceve. Quello che questi 7 utenti non hanno pagato è stato pagato dagli altri cittadini e questo non è corretto”.

di Redazione Altovicentinonline

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