Nel fine settimana appena concluso si è svolto il LXII° Anello del Paradiso “Memorial Gian Luigi Saccardo”, raduno riservato a autovetture e motociclette costruite entro il 1945, organizzato dall’Historic Club Schio.

Guidati dai principi per cui le vetture d’epoca non debbano finire la loro esistenza esposte in un museo ma meritino di solcare le strade nell’ammirazione della loro tecnica, forme e della loro eccellente funzionalità, il club perpetua il pensiero dello scledense Gian Luigi Saccardo, antesignano del collezionismo delle auto d’epoca a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, oltre che organizzatore dei primi raduni di automobili d’epoca – un tempo definiti rally” come l’Anello del Paradiso (1963) ed il raid delle Ville Vicentine.

Per importanza del raduno e per la rarità delle vetture che parteciperanno, l’evento è stato inserito nel calendario ASI – Automotoclub Storico Italiano – nella categoria “Rally delle veterane”.

Il tema affrontato è sempre lo stesso: quando una storia incontra un’altra storia, ossia quando i veicoli, in punta di piedi, si confrontano con gli antichi borghi, le opere d’arte di architettura.

Quest’anno la metà prescelta è stata la cittadina di Asolo nel cuore del Veneto in provincia di Treviso.

L’Anello del Paradiso 2025 ha avuto avvio sabato mattina dall’Hotel Asolo per raggiungere Villa Barbaro a Maser, l’ultima villa veneta progettata da Andrea Palladio alla metà del Cinquecento impreziosita da un ciclo di affreschi che rappresenta uno dei capolavori di Paolo Veronese, splendida dimora patrizia di campagna, luogo suggestivo per la meditazione sull’arte e la riflessione intellettuale.

Dopo la visita guidata della villa, i veicoli si sono diretti verso le strade della zona del Prosecco-Valdobbiadene per poi recarsi alla cantina Mionetto di Valdobbiadene per una illuminante lezione circa il significato del marchio DOCG ed una gradita degustazione di vini.

Ripresa la strada attraverso un tracciato collinare, veicoli ed equipaggi hanno raggiunto il Golf Club Asolo per il pranzo e –sorpresa!- dove era ospitato anche un raduno di appassionati delle vetture del marchio d’automobili MG (Morris Garage): una simpatica e piacevole coincidenza, tra l’altro incontrando alcuni comuni amici: la passione per il bello non ha confini!

Conclusa la sosta pranzo, un nuovo tracciato collinare ha messo alla prova vetture ed equipaggi che, ricordiamo, conducevano veicoli prodotti da 80 anni ad oltre un secolo fa.

Il tardo pomeriggio ha portato, nella cornice del centro storico di Asolo, il defilè delle vetture con gli equipaggi abbigliati con vestiti d’epoca e dove, una giuria, ha valutato: il valore storico, estetico e di conservazione delle vetture, l’abbigliamento dell’equipaggio e la scelta d’abito delle dame, così da omaggiare tre donne asolane famose nel mondo: Caterina Cornaro, Eleonora Duse e Freya Stark.

La sfilata ha permesso di immaginare un viaggio nel tempo, quando il turismo iniziava a svilupparsi per la disponibilità di mezzi di locomozione più efficienti delle carrozze trainate da cavalli e, soprattutto, permetteva di vedere e conoscere un mondo ignoto ai più.

La serata con la “compagnia dell’Anello” in abiti d’epoca si è conclusa con la cena di gala nella piazzetta del borgo.

La domenica mattina si è svolta la visita della Gipsoteca di Antonio Canova a Possagno, così da addentrarsi nel neoclassico concetto del “sublime” della scultura per poi raggiungere e rendere un ammirato omaggio al tempio canoviano che custodisce le spoglie del grande artista.

Con i cofani rivolti verso Asolo, ciascun equipaggio ha ricevuto un involucro contenente delle ciliegie confezionate dall’associazione Progetto Valentina di Vicenza; si tratta di una realtà che si occupa di sostenere le attività scolastiche, la casa famiglia e le famiglie più bisognose: da sempre il club scledense è impegnato a sostenere attività sociali.

Per il gran finale, si è pranzato nella villa d’epoca Razzolin-Loredan dove si è festeggiato in allegria dopo due giorni di magiche emozioni nel segno dell’Anello del Paradiso e laddove si sono svolte anche le premiazioni ai partecipanti.

Tutte le persone che hanno fatto da spettatori a questo evento, sono rimaste colpite dalla longevità dei veicoli ante 1945; la sfilata con i proprietari e lo staff che ha organizzato il raduno, abbigliati con vestiti d’antan, ha dato valore e spessore unici a questa iniziativa, tanto che i telefoni cellulari non hanno mai cessato di scattare fotografie o realizzare video, anche per immortalare il suono e l’atmosfera del momento.

Non accade spesso di meravigliarsi e sognare in un mondo convulso e spesso imbottito di brutte notizie: se il club è riuscito, con un raduno, a fare vivere delle emozioni sincere, significa che 62 anni fa, Gian Luigi Saccardo ha portato un altra poesia nel mondo.

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