L’episodio era avvenuto l’8 agosto del 2015, quando si verificò un grave fatto di cronaca all’interno di Casa Bakhita di Schio. Un accoltellamento che stava per costare la vita a Donal Gonzato, 39 anni scledense.

In manette era finito Mario Cerri, 35 anni, che venne acciuffato dopo avere lasciato a terra il ferito. Ieri il giudice, dopo avere concesso il rito abbreviato, ha condannato a 6 mesi e 5 giorni di reclusione l’imputato accusato di lesioni aggravate e porto illegale di coltello.

Quel giorno, come ricostruito dai carabinieri della compagnia di Schio, Cerri e Gonzato, entrambi alloggiati a Casa Bakhita iniziarono a litigare in cucina, davanti agli altri ospiti del rifugio per disagiati di via vicolo Maddalena.

Tutto per un ciclomotore che Cerri incolpava Gonzato di avergli danneggiato. Dalla parole si passò ai fatti ed il 35enne estrasse un coltello a serramanico, con cui colpì in pieno petto Gonzato, che si accasciò sul pavimento in una pozza di sangue. Le sue condizioni sembravano disperate. Nel frattempo l’accoltellatore, che era fuggito dopo il fatto di sangue, venne rintracciato ed ammanettato per tentato omicidio. Reato poi derubricato in lesioni gravi, che lo ha condotto ieri davanti al giudice che ha inflitto la condanna.

di Redazione AltovicentinOnline

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