Cara Roberta,

intanto complimenti per la rubrica Mon Amour che seguo attentamente. Credo di non essermi persa una sola lettera. A darmi l’input nello scriverti è stato un articolo pubblicato proprio su Altovicentinonline, che mi fa scoprire che dichiarare di non essere sposati quando lo si è, rappresenta un reato. Avrò letto e riletto l’articolo più volte perché sono stata vittima di un uomo che mi ha fatto credere di essere nubile quando invece, è sposato da 15 anni.

Io ho 35 anni. Lui 43 ed ha pure due figli. Mi sento così stupida ad aver creduto alle sue parole d’amore e alle sue promesse per il futuro. Ho scoperto tutto tre mesi fa, quando l’ho sorpreso al telefono con una ragazzina che poi ho saputo essere la figlia.

Io vivo a Schio e lui ha famiglia in Campania. Mi aveva fatto credere di essere single e motivava i fine settimana a casa dicendo che i suoi genitori avevano problemi di salute e non fidandosi delle badanti doveva andare a vedere come stavano.

Ci siamo lasciati anche se lui mi ha proposto di essere la sua amante. L’ho sbattuto fuori casa e sto malissimo perché vorrei giustizia, ma non ho il coraggio di rintracciare moglie e figli per raccontare cosa fa il padre quando è a lavorare fuori. Poi penso al dolore che arrecherei e mi fermo.

Cosa mi consigli?

Silvana

Cara Silvana,

posso immaginare il tuo dolore, la tua frustrazione, il tuo cuore che sanguina, ma cosa concluderesti?Fai tesoro di questa esperienza e diventa più forte. Non ti fidare più come hai fatto. E’ normale che tu stia male, ti sei imbattuta in un essere spregevole che ha ingannato te e che inganna la sua famiglia. L’importante è che tu ti sia accorta della verità. Sei giovane. Ti rifarai e la vita ti ricompenserà. Lascia passare il tempo necessario per guarire una ferita che sanguina ancora e riparti. In bocca al lupo.

Roberta

per scrivere alla rubrica Roberta Mon Amour: info@thieneonline.it

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