Esonero dal versamento del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro domestico, per un massimo di 24 mesi e di 3.000 euro su base annua, per l’assunzione di domestici con mansioni di assistente ad anziani di almeno 80 anni e titolari d’indennità di accompagnamento.

È questo l’incentivo per il lavoro domestico previsto dal Decreto-legge n. 19 dello scorso 2 marzo 2024, che reca ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), attivo per tutto il 2024 e per il 2025.

La finalità della norma è quella di promuovere il miglioramento del livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni di lavoro, di cura e di assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti e di favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

L’incentivo spetta solo a condizioni che si abbia un Isee per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a 6.000 euro.

Altra causa di esclusione si ha quando tra lavoratore da assumere e datore di lavoro, o persona del suo nucleo familiare, sia stato cessato da meno di sei mesi un rapporto di lavoro di tipo domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani.

Stante le condizioni sopra descritte, l’incentivo si applica sia nell’ipotesi di assunzione del lavoratore domestico, che in quella di trasformazione di contratti a termine in contratto a tempo indeterminato del rapporto di lavoro già esistente.

Per l’operatività dell’agevolazione bisognerà però aspettare però un provvedimento dell’Inps, a conclusione delle procedure per l’ammissione al finanziamento sul Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027.

Fabrizio Carta

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