Un esercito di migranti, circa 100mila, è posizionato lungo la costa libica, pronto ad imbarcarsi per l’Italia appena dovessero ricevere il segnale di farlo. Lo scrive la Stampa, citando le stime dei rapporti di intelligence. “Se l’offensiva lanciata dal generale Haftar contro Tripoli si trasformasse in una guerra riconosciuta ufficialmente come tale dall’Onu, lo status legale di queste persone cambierebbe, e per il governo italiano diventerebbe impossibile rifiutare di aiutarle”, sottolinea il quotidiano torinese.

“I rapporti di intelligence parlerebbero di almeno 6.000 profughi pronti a partire – scrive ancora La Stampa – ma la stima complessiva più realistica, effettuata sul campo, dice invece che lungo l’intera costa libica ci sono circa centomila esseri umani praticamente con i piedi nell’acqua. Alcuni si qualificano come rifugiati, e altri come migranti”.

“Al numero complessivo – rileva il quotidiano – andrebbero aggiunti anche i cittadini libici, come ha avvertito l’Alto commissario Onu per i Rifugiati, Filippo Grandi, che nel caso dell’esplosione di una vera guerra civile a tutto campo potrebbero iniziare anche loro a cercare rifugio lontano dal proprio paese”.

Dunque, tra guerra e l’arrivo della stagione propizia a mettersi in mare, la partenza per le nostre coste potrebbe essere imminente.

Tale prospettiva preoccupa, ovvio, il governo italiano, specie in vista del voto europeo. Il dilemma, per Salvini, Di Maio e Conte, sarà come negare l’accoglienza a un numero così elevato di migranti, o rifugiati che si professino?

A ridosso del voto per le Europee, dunque, per l’Italia sarà sempre più necessario assumere una posizione ben precisa. Dopo la telefonata con Conte, il presidente americano Trump ha dichiarato: “Ho parlato al primo ministro italiano, Giuseppe Conte, soprattutto in merito all’immigrazione, alle tasse, al commercio e all’economia dei nostri Paesi. È stata un’ottima chiamata”.

E allora? Il nostro paese, che in Europa è emarginato, si accoderà agli Stati Uniti? Intanto, la scorsa settimana, il primo ministro libico,  Sarraj, aveva avvertito: “Nel caso in cui la situazione sfuggisse ulteriormente di mano ci sarebbero 800mila migranti pronti a invadere l’Italia”.

Grosse grane in vista per il governo giallo-verde.

P.V.

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