All’Osteria senz’Oste di Valdobbiadene nessuna celebrazione per la ricorrenza del giugno. Il locale è rimasto chiuso agli avventori, ma il gestore, Cesare De Stefani, titolare di una delle più famose osterie sulle colline che ora sono patrimonio dell’Unesco, ha tenuto aperto solo su appuntamento, per chi ha voluto vedere con i propri occhi le ingiustizie che l’oste denuncia da anni di subire dallo stato.

“Questo 2 giugno ho celebrato la festa dell’ingiustizia – ha detto – Ho subito enormi ingiustizie da parte dell’agenzia delle entrate. Non me la sento di festeggiare uno Stato in cui non mi riconosco e che sembra fare di tutto per non dare ragione ai cittadini”.

Chi ha voluto è potuto andare a trovarlo, per vedere appesi alle pareti e a disposizione documenti, audio, video e tutto quello che De Stefani ha vissuto nel suo percorso con l’agenzia delle entrate.

Un vero e proprio “museo a cielo aperto”.

“Come me ci sono migliaia di cittadini che hanno subito o stanno subendo delle ingiustizie da parte delo stato e dell’agenzia delle entrate – ha spiegato l’oste – Per questo il 2 giugno ho istituito all’osteria la ‘giornata dell’ingiustizia’. Per noi non c’è niente da festeggiare”.

L’idea era pronta da tempo, bastava solo arrivasse l’occasione giusta.

In Italia ci sono state iniziative simili alla mia – ha concluso De Stefani – Non mi fermerò, continuerò ad andare avanti perché voglio che la giustizia sia vera. Ripeterò questa iniziativa ogni anno, sempre il 2 giugno, una data altamente simbolica”.

di Redazione Altovicentinonline

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