“A Roma la Lega chiede al governo di ascoltare l’opposizione, a Venezia quella stessa Lega se ne infischia delle minoranze ed il bilancio reginale viene discusso in modo caotico. Non siamo al bar”.
La denuncia, pesante, che sottintende un concetto di politica poco rispettoso nei confronti dei cittadini, arriva da tutti i rappresentanti dell’opposizione nel consiglio regionale veneto, che hanno sottoscritto insieme una nota denunciando il loro malcontento e la sensazione di essere considerati dei “passacarte e di non poter svolgere il loro lavoro”. Lavoro per il quale, pur se in numero ridotto, rappresentano democraticamente una parte dei cittadini.
“Abbiamo il diritto di svolgere il proprio lavoro nel miglior modo possibile, nell’interesse di tutti i veneti. Purtroppo non ci stanno mettendo nelle condizioni di partecipare in maniera costruttiva, puntuale e precisa alla redazione del bilancio per il 2021”, hanno evidenziato i rappresentanti di Partito Democratico, Veneto che Vogliamo, Europa Verde, Movimento 5 Stelle e Arturo Lorenzoni.
“Capiamo l’urgenza, ma a tutto c’è un limite, non siamo qua per scaldare i banchi. È singolare che a Roma la Lega di Salvini si lamenti ogni giorno chiedendo al Governo di ascoltare l’opposizione, mentre a Venezia se ne frega: nonostante ci troviamo in un momento di eccezionale gravità sociale, la maggioranza sta rifiutando di costruire le condizioni affinché il Consiglio possa condividere le linee strategiche per il futuro del Veneto – hanno sottolineato i consiglieri – Fin da subito abbiamo dato la nostra disponibilità ad accelerare i tempi, consapevoli dell’importanza di rispondere con rapidità alle urgenze dei veneti. Abbiamo accettato, pur non condividendo, che le audizioni fossero tutte in un’unica commissione invece che, come sempre avviene, suddivise nelle diverse commissioni competenti per materia, ma non possiamo permettere che arrivi in Consiglio un bilancio già impacchettato. La discussione nelle Commissioni è propedeutica a quella in aula ed è il modo migliore per accorciare i tempi senza che ne risenta la qualità del lavoro”.
I consiglieri di minoranza segnalano caos e mancanza di risposte da parte della maggioranza e lamentano l’obbligo per i consiglieri di seguire i lavori in presenza, senza il necessario distanziamento fisico, mentre assessori e tecnici lavorano da remoto, “mentre sono impegnati in altre riunioni contemporaneamente, con le ovvie difficoltà di comunicazione, lasciando talvolta la seduta prima che sia conclusa”.
I consiglieri di opposizione si dicono amareggiati ed evidenziano l’importanza della discussione sul bilancio: “Stiamo discutendo del bilancio in un momento di grave emergenza sociale, non siamo al bar. Da parte nostra c’è la massima disponibilità ad un dialogo costruttivo, ma se questa è l’idea di dialogo che ha in mente la maggioranza, agiremo di conseguenza. A partire da mercoledì, ultima seduta prevista della Commissione bilancio, convocata proprio per licenziare il testo per l’Aula, saremo tutti presenti, compresi i Consiglieri che non sono membri effettivi della Commissione, per cercare, ancora una volta, di lavorare insieme. E lo faremo sperando che sia chiaro un punto: siamo stati eletti dai cittadini per fare il nostro lavoro nell’interesse di tutti e lo vogliamo esercitare fino in fondo”.
di Redazione Altovicentinonline