In Italia sono circa 50 mila i “docenti magistrali” che si sono visti annullare la loro assunzione a tempo indeterminato (avvenuta negli anni scorsi sotto condizione) e la permanenza nelle graduatorie a esaurimento dopo la sentenza del Tar, il quale non riconosce valido il titolo acquisito per l’insegnamento di ruolo.
– La senatrice PD Daniela Sbrollini si rivolge al capogruppo PD al Senato Marcucci chiedendogli di farsi carico della situazione degli insegnanti diplomati alle magistrali prima del 2001-2002, che secondo il Consiglio di Stato non hanno piu’ diritto all’abilitazione e rischiano il posto: “un dramma che coinvolge migliaia di persone, in particolare sono in contatto con le realtà del veneto dove la sentenza coinvolge migliaia di persone”.
“Ti chiedo di operarti per quanto di tua competenza – scrive Sbrollini – affinche’ il Parlamento, possa farsi carico nei tempi piu’ brevi dell’avvio di un iter prioritario volto a individuare soluzioni durature capaci di
contemperare le aspettative di chi e’ coinvolto nei ricorsi, i diritti di coloro che si sono laureati in scienze della formazione primaria, e non ultimi i bimbi e i loro genitori, che hanno il diritto di trovare in classe gli insegnanti”.
Sbrollini spiega che “la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, cui mi sono immediatamente rivolta per trasferire le istanze dei lavoratori, ha invitato a rivolgersi ai capigruppo dei partiti presenti in Parlamento e ai rappresentanti che sono nella Commissione speciale di Camera e Senato, cui, nelle more della costituzione delle Commissioni permanenti, e’ demandato affrontare temi urgenti e non rinviabili. Sono convinta che il destino di migliaia di famiglie, persone che temono di perdere il lavoro e di dover rinunciare ai tanti anni di esperienza spesso gia’ maturati nel settore, debba essere sentito come un affare urgentissimo dal Parlamento”.
Sen. Daniela Sbrollini