La dottoranda in studi sull’Asia e sull’Africa all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Rossella Roncati, originaria di Legnago, in provincia di Verona, vuole cedere il vaccino anti-Covid a cui ha diritto in quanto categoria a rischio professionale alla signora Maria Michela Caputo, 94enne romana non vedente ed immunodepressa. “Lei ha più bisogno di me ora, io posso aspettare un’altra chiamata”, spiega Roncati, che si è attivata per chiedere se fosse possibile donare la sua dose contattando l’associazione GiustItalia. “Ci ha chiesto se avessimo il nominativo di qualche soggetto fragile in attesa a cui potesse donare la sua dose”, spiega Luigi De Rossi, legale rappresentante di GiustItalia. “Abbiamo individuato la signora Caputo, e l’abbiamo segnalata a Roncati, che ha approvato”. Dopodiché “abbiamo scritto a Regione Veneto, Regione Lazio e ministero della Salute per chiedere di avallare la donazione”. Il problema è che “al momento manca una normativa in merito alla donazione dei vaccini, perché finora fortunatamente non ce n’era mai stato bisogno”, conclude De Rossi parlando alla ‘Dire’.

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