Una guida per chi va in cerca di prostitute: questo era diventato in Cina ‘Siri’, l’assistente virtuale incluso nell’iPhone 5 che ha fatto scattare l’allarme tra netizen ed esperti di diritto. Secondo il China Daily nella versione in mandarino di Siri vengono fornite le istruzioni per trovare prostitute pur se – per stessa ammissione del quotidiano – non e’ chiaro quanto accurata e aggiornata sia la lista. La prostituzione e’ proibita in Cina, anche se in giro per Pechino abbondano i protettori che distribuiscono ai turisti volantini piuttosto espliciti anche se clandestini. La questione e’ cosi’ sentita da essere diventato un argomento di punta su Weibo, il Twitter cinese, dove ha raccolto un milione di commenti. Alcuni di questi, seppure indignati, suonano piuttosto ironici. “Perche’ e’ cosi’ accurato nel fornire indicazioni sui bordelli” scrive un utente, “mentre non e’ in grado di consigliarmi dove mangiare un piatto di zuppa?”. Sembra che Apple sia gia’ corsa ai ripari: la ricerca ‘prostititute’ (anche con sinonimi) in mandarino da oggi non da’ piu’ alcun esito se non uno sconsolato “non so di che parli”. (AGI) .

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