una volta terminata la festa, ci troveremo a dover affrontare il dilemma di cosa fare con la carta decorativa che avvolgeva sia le uova che la colomba. E in un mondo sempre più orientato alla sostenibilità, è importante conoscere le opzioni disponibili per smaltire correttamente questa carta e ridurre il nostro impatto sull’ambiente.

DOVE BUTTARE LA CONFEZIONE DELLA COLOMBA PASQUALE

L’imballaggio della colomba è composto da diversi materiali, che vanno gestiti in modo specifico. Vediamo come farlo nel modo corretto”, spiega la Comieco che ci aiuta a capire dove smaltire nel miglior modo gli avanzi del dolce che abbiamo acquistato.

  • Imballaggio esterno: la confezione esterna della colomba – specialmente quella delle classiche varianti in commercio nei supermercati – in genere è fatta di cartoncino o cartone: come tutti gli imballi per alimenti a base cellulosica (ovviamente senza pezzi di colomba) va gettata nell’apposito bidone della carta. Prima di smaltire la scatola è importante anche rimuovere eventuali parti non cellulosiche come la maniglia, che non è riciclabile e va nell’indifferenziato. L’imballaggio della colomba può essere però anche di materiale non cellulosico. In questo caso le indicazioni da seguire per lo smaltimento dipenderanno dal materiale di cui è composto il packaging. Se in plastica, per esempio, andrà naturalmente avviato a riciclo nella raccolta della plastica.
  • Sacchetto interno in plastica trasparente: l’incarto interno alla scatola che avvolge la colomba, in plastica trasparente, è appunto un involucro di plastica e come tale deve essere destinato nel contenitore per la raccolta della plastica, avendo cura di rimuovere prima eventuali residui di dolce rimasti adesi al sacchetto. Il cordoncino o nastro utilizzato per richiudere il sacchetto andrebbe smaltito nella raccolta dell’indifferenziata, ma può sempre tornare utile in casa, perché allora non conservarlo per riutilizzarlo all’occorrenza?
  • Stampo in carta antiaderente a contatto con la colomba: lo stampo in carta antiaderente che aderisce al perimetro della colomba deve essere smaltito nell’apposito bidone della carta se senza pezzi di colomba come tutti gli imballi per alimenti a base cellulosica. Nel bidone dell’organico se ha residui di cibo ed è certificato compostabile. Nel contenitore dell’indifferenziato se ha residui di cibo e non è compostabile.

DOVE SI BUTTA LA ‘CARTA’ DELL’UOVO DI CIOCCOLATA

L’abbiamo sempre chiamata ‘carta’, ma a ben vedere proprio carta di origine cellulosica non è. La confezione esterna dell’uovo di Pasqua che abbiamo acquistato al supermercato è in plastica e dunque, va riciclata nella raccolta differenziata della plastica. “Non siete sicuri?- scrive Comieco- Provate ad accartocciarlo: se riprende la forma originale è senza dubbio plastica. Spesso l’interno della confezione è argentato: non preoccupatevi, va comunque nella plastica. Diverso il caso delle confezioni in tessuto non tessuto (o semplice tessuto) che spesso racchiudono le uova di Pasqua più raffinate o artigianali. Questo materiale non si può riciclare: se decidete di disfarvene, gettatelo nell’indifferenziata. Altrimenti, conservatelo: potrà tornare utile.

Non c’è solo la plastica colorata nella confezione dell’uovo. Quasi sempre, una volta tolto questo strato esterno, per una questione igienica il cioccolato è avvolto in un sottile strato di alluminio. Questo rivestimento va quindi buttato nella raccolta dell’alluminio o dei metalli. C’è poi una sorta di piccolo piedistallo che serve a mantenere in piedi l’uovo: è senza dubbio in plastica semirigida, e va dunque differenziato nella raccolta della plastica.Fiocchi, nastrini e stoffe fanno sempre comodo in casa, ma se volete liberarvene dovrete smaltirli nell’indifferenziata.

La sorpresa. Sta a voi decidere cosa farne, ma tenete conto che molto spesso anche la sorpresa è custodita, ancora una volta, in un sacchetto o in una capsula di plastica.Qualcosa in carta e cartone… c’è. Potreste trovare tracce di carta e cartone nei foglietti delle istruzioni della sorpresa. Spesso anche la confezione esterna viene chiusa al collo con un cartoncino che riporta la marca e la lista degli ingredienti. Ecco: queste due ultime componenti potete finalmente gestirle nella raccolta differenziata di carta e cartone”.

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