L’Italia regge e viene presa come modello, ma non bisogna abbassare la guardia.
“In due mesi c’è stato un salto in avanti significativo dei casi:, 3487 ora sono i ricoverati e in terapia intensiva abbiamo 323 persone. Questi numeri ad oggi sono sostenibili per il nostro Ssn”, ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrando alla Camera i contenuti del nuovo dpcm per il contenimento della pandemia da Covid-19. “È chiaro che rispetto ai giorni più difficili con 4mila persone in terapia intensiva la situazione è gestibile ma non possiamo non vedere la tendenza. Il virus – continua – circola e continua a mandare persone in stato di grande sofferenza. Inoltre nella prima fase l’età media dei casi era di 70 anni ora è di 41 anni, anche in questo caso la tendenza non può farci stare tranquilli perchè ad agosto l’età media era di 31 anni”.
“I prossimi mesi non saranno facili ma saranno mesi di convivenza in attesa delle cure – ha affermato -. Penso che dobbiamo riprendere e recuperare appieno lo spirito di unità nazionale e lo spirito di marzo, quando il paese si è stretto a coorte e ha saputo essere unito. in questi mesi difficili l’italia ha dimostrato di essere un grande paese e penso che arriva il tempo in cui dovremo dimostrarlo di nuovo”.
“È sotto gli occhi di tutti che il quadro internazionale e nazionale segnali una mutazione di fase rispetto ai mesi passati – prosegue -; nel mondo i contagiati superano 35 milioni con oltre 1 milione di decessi, e l’Ecdc segnala che l’italia ha 45 come infetti ogni 100.000 abitanti su due settimane. In tutti i paesi c’è una inversione di marcia ripristinando misure restrittive: l’Italia sta meglio in questo momento e sta reggendo meglio questa seconda ondata ma non dobbiamo farci illusioni e sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori”.
“Nel Dpcm che ci accingiamo ad adottare – continua – valutiamo l’estensione dell’obbligo di utilizzo delle mascherine anche all’aperto e diciamo con forza ai cittadini che dobbiamo fare uno sforzo in più perchè in ogni situazione in cui c’è il rischio di incontrare persone non conviventi c’è la necessità di usarle”.
“Nel prossimo Dpcm – ha spiegato – dobbiamo continuare sulla linea della prudenza. L’indirizzo del governo è confermare le misure essenziali che fin qui ci hanno consentito di provare a gestire la fase di convivenza con l’epidemia ma provando a dare un segnale al paese di primo rafforzamento di queste misure. E’ utile perchè in sintonia con la tendenza epidemiologica di risalita dei casi che da nove settimane contraddistingue la situazione in Italia”.
“Le tre regole fondamentali – ha proseguito – sono l’asse portante del Dpcm. Le mascherine sono strumento essenziale per contrastare la diffusione del Covid. La seconda regola è quella del distanziamento e del divieto di assembramenti. Norme già vigenti che dobbiamo rendere più esecutive possibili. Per questo lavoriamo per aumentare il livello dei controlli. Il terzo punto – ha aggiunto Speranza – ha a che fare con il rispetto delle fondamentali norme igieniche. “.