Diceva di essere immortale, ma alla fine ha dovuto arrendersi anche lei.

Marta Marzotto se n’è andata questa mattina a 85 anni. Da qualche giorno era ricoverata a Milano nella clinica La Madonnina.

Esuberante, creativa, piena di vita, Marta Vacondio era nata a Reggio Emilia, figlia di un casellante e di una mondina. Il suo matrimonio con il conte Umberto Marzotto di Valdagno, conosciuto mentre lei faceva la modella a Milano, l’aveva catapultata nel jet set dove l’instancabile Marta è diventata regina dei salotti. Ma non solo. Impegnata in progetti di carità, in politica, nell’arte e nella moda, Marta Marzotto è diventata un’icona dello stile shabby chic, con i suoi caftani esibiti in ogni occasione, dalle occasioni mondane alla vita in casa.

Una vita vissuta sotto la luce dei riflettori, con l’occhio sempre attento alla famiglia. Dal matrimonio con Marzotto sono nati 5 figli: Paola, Annalisa (scomparsa prematuramente a causa di una malattia), Vittorio Emanuele, Maria Diamante e il più noto Matteo.

La passione per l’arte la spinse tra le braccia di Renato Guttuso, del quale divenne amante, musa e complice amica.

Nel 2006 gli eredi del maestro le intentarono una causa in merito a settecento riproduzioni di opere che la ritraevano. Lui la definì sua’ libellula d’oro, miele, respiro, sangue e amore’.

A dare la prima notizia della morte dell’amata nonna è stata Beatrice Borromeo, figlia di Paola Marzotto, che in tweet ha scritto ‘Ciao nonita mia”.

Sempre sorridente davanti alla vita, Marta Marzotto si è arresa a una malattia che da tempo la affliggeva. A chi le faceva commenti riguardo alla sua età, Marta rispondeva: “Io non ho età, sono immortale. Bloccatemi se siete capaci”.

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