Per cosa si vota
Si andrà alle urne per il rinnovare i due rami del Parlamento Italiano: Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.Con il decreto legislativo numero 177 del 23 dicembre del 2020 – “Determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica” – sono stati ridisegnati i collegi dopo le modifiche introdotte con la legge costituzionale del 19 ottobre 2020 che ha ridotto il numero dei parlamentari da eleggere da 630 a 400 deputati e e il numero dei senatori da eleggere da 315 a 200.
NovitàLa legge elettorale (c.d. Rosatellum bis) prevede un sistema misto proporzionale e maggioritario. Un terzo dei candidati viene eletto in collegi uninominali e due terzi, con listini bloccati (da un minimo di due a un massimo di quattro candidati), con il proporzionale.

Le soglie di sbarramento

Esistono due di sbarramenti percentuali. Per la parte proporzionale, i seggi sono spartiti tra le liste che ottengono almeno il 3%. Ogni lista infatti ha uno sbarramento nazionale del 3%, mentre le coalizioni lo hanno al 10%. I partiti che fanno parte di una coalizione e che prendono tra l’1 e il 3% riversano i loro voti, proporzionalmente, alle altre liste della stessa coalizione che hanno superato il 3%. I voti delle liste che rimangono sotto l’1% vanno invece completamente persi.

Espressione del voto

Dal punto di vista degli elettori il meccanismo di scelta è sostanzialmente identico per i due rami del Parlamento. Sulla scheda troveremo per ogni coalizione (o lista singola, se non alleata) un candidato al collegio uninominale e, accanto a ogni simbolo, una breve lista bloccata (non sono previsti voti di preferenza) di candidati che lo sostengono. Basta un segno su un simbolo della lista o sul nome del candidato dell’uninominale. Non è possibile il voto disgiunto. Non è possibile scegliere cioè un candidato all’uninominale non collegato alla lista scelta per il proporzionale.

Chi può votare

Possono votare, sia per la Camera dei deputati che per il Senato, tutti i cittadini italiani che hanno compiuto il diciottesimo anno di età alla data di domenica 25 settembre 2022 e regolarmente iscritti alle liste elettorali di un Comune della Repubblica italiana. Ciascuno vota nel Comune di iscrizione alle liste elettorali.

Come si vota

Per votare l’elettore deve esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento personale (carta identità o altro documento di identificazione munito di fotografia, rilasciato da una pubblica amministrazione). Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l’esaurimento di tutti gli spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere una nuova tessera elettorale (gli uffici comunali rimangono aperti durante tutto il tempo del voto).

Il video

 

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