Arriva il certificato per le esenzioni alla vaccinazione. È quanto si legge nella circolare del ministero della Salute in merito a ‘Certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID’, per coloro che non hanno potuto vaccinarsi, temporaneamente o definitivamente, per patologie conclamate.

Esenzione alla vaccinazione, quando viene rilasciata

Vaccinazione in gravidanza

La vaccinazione anti-SarsCoV2 “non è controindicata in gravidanza. Qualora dopo valutazione medica si opti per rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione”, precisa il ministero, sottolineando che anche “l’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione anti-SarsCoV2”.

Reazione allergica al vaccino

In caso di reazione allergica grave alla prima dose di un vaccino COVID-19, si precisa nella circolare, “si può considerare la possibilità di utilizzare un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione; tuttavia, vista la possibilità di reazioni crociate tra componenti di vaccini diversi è opportuno effettuare una consulenza allergologica e una valutazione rischio/beneficio individuale”. La circolare prende anche in esame i casi di Sindrome di Guillain-Barré. La sindrome di Guillain-Barré, si spiega, è stata segnalata molto raramente in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria (AstraZeneca). In caso di tale sindrome insorta entro 6 settimane dalla somministrazione del vaccino Covid-19, senza altra causa riconducibile, “è prudente – si legge – non eseguire ulteriori somministrazioni dello stesso tipo di vaccino. In tali situazioni va considerato l’utilizzo di un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione”.

Vaccinazione, casi molto rari di miocardite

Inoltre, dopo la vaccinazione con i vaccini COVID-19 a mRNA (Pfizer e Moderna) sono stati osservati casi molto rari di miocardite e pericardite. “La decisione di somministrare la seconda dose di vaccino Pfizer o Moderna in persone che hanno sviluppato una miocardite/pericardite dopo la prima dose – afferma la circolare ministeriale – deve tenere conto delle condizioni cliniche dell’individuo e deve essere presa dopo consulenza cardiologica e un’attenta valutazione del rischio/beneficio. In tale situazione, laddove sia stato valutato di non procedere con la seconda dose di vaccino COVID-19 a mRNA, va considerato l’utilizzo di un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione”.

Test sierologici prima della vaccinazione

“Si ribadisce che l’esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale; per tale motivo la presenza di un titolo anticorpale non può di per sé essere considerata, al momento, alternativa al completamento del ciclo vaccinale”. È quanto precisa la circolare del ministero della Salute ‘Certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID’, firmata dal direttore della Prevenzione Giovanni Rezza.

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