Federica Pellegrini ha trascorso due giorni a Livigno con l’inviato de Le Iene Nicolò De Devitiis, mostrando un lato inedito della sua personalità. L’ex campionessa di nuoto ha affrontato vari temi, dalle polemiche mediatiche alla nuova generazione del nuoto italiano.

Pellegrini ha parlato del suo carattere spesso frainteso: «Ho sempre fatto i conti con la nomea dell’antipatica. Sono timida e introversa, ma anche decisa. Se sei una donna di successo, spesso ti danno dell’antipatica o della str**za». Ha poi toccato un tema delicato come il doping, ricordando il caso Alex Schwazer: «Se vedessi mio marito con siringhe e bibitoni strani, lo caccerei di casa». In passato, aveva già espresso il suo dissenso rispetto al comportamento di Carolina Kostner, allora fidanzata del marciatore.

Non ha nascosto nemmeno il suo orientamento politico, definendosi «di destra moderata», anche se ha ammesso: «A volte non mi riconosco in Meloni».

Parlando di nuoto, ha commentato il record italiano di Sara Curtis nei 100 metri stile libero: «Le ho fatto le congratulazioni. Ma come erede vedo più Alessandra Mao, che ha solo 14 anni e mi ricorda me stessa agli inizi».

Riguardo alle tensioni con Thomas Ceccon, ha detto: «Non siamo mai stati super amici, ma c’era rispetto. Forse è lui che non ha capito. Oggi ho capito che ognuno ha un’idea diversa di rispetto».

Infine, è tornata sulla polemica che l’ha coinvolta in merito a Jannik Sinner e al doping: «So che non si è mai dopato intenzionalmente. L’intervista è stata data a marzo ed è uscita solo dopo, poco prima del suo ritorno in campo. Il caso è stato gestito diversamente rispetto ad altri. Il polverone? Perché Sinner è molto amato».

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