Il club dei truffati di luce e gas rischia di annoverare sempre più iscritti, caduti nelle trappole dei venditori disonesti che si portano a casa contratti firmati nella più totale inconsapevolezza del malcapitato di turno, grazie al classico porta a porta, ma non solo.

Il raggiro è noto, ma mai abbastanza: bussano alla porta, squillano al citofono, si infilano nel portone aperto, affabili e simpatici, parlantina sciolta danno il via alla giostrina della truffa, snocciolando dati e garantendo promesse di convenienza assoluta, rasente alla pazzia se la persona che se li trova davanti non firma seduta stante.
E se la persona sventurata del momento proprio non ne vuole sapere di firmare il super esclusivo e vantaggioso contratto? Nessun problema, scoprirà qualche settimana più tardi che l’apposizione della propria firma su quel “foglio informativo, non ha alcun impegno stia tranquilla, serve solo a dimostrare al mio datore di lavoro che le ho dato tutte le informazioni” la obbligherà al contratto.

Ma ogni buon venditore, specie se  non onesto, sa che le tecniche di ‘vendita’ sono molteplici. Oltre al porta a porta, scandagliano le cassette della posta, adocchiando lettere che spuntano dalla buca , spesso contenenti i dati personali di una persona, che poi si ritroverà costretto in un contratto con un’azienda di cui nemmeno conosceva l’esistenza, con tanto di sua firma falsificata.

Come difendersi da tutto ciò?

La prima cosa da fare è mettere in pratica quanto dei saggi genitori insegnano ai loro bambini più piccoli “non aprire agli sconosciuti”. Eppure accade che quella porta venga disgraziatamente aperta, il presunto venditore sciabola la mente del malcapitato a parole e chiede di farsi mostrare delle bollette, fonte preziosa di dati personali.
“Non mostrare le bollette” regola fondamentale, ma disattesa spesso da chi ci crede veramente che il venditore abbia dimenticato il “tesserino identificativo”. Un vero e professionale venditore porta a porta ha sempre con se il badge riportanti le sue generalità e per quale azienda sta svolgendo servizio. Quindi val la pena prendere nota dei dati identificativi, spendere qualche minuto al telefono e verificarne con l’azienda la veridicità, che alcune volte smaschera il truffatore di turno.
Per evitare di cadere nei tranelli delle truffe finalizzate a vendere contratti, spesso per luce e gas, è opportuno ricordare di:
– pretendere l’esibizione del tesserino di accompagnamento e fare una verifica telefonica;
– non esibire alcuna bolletta o documento analogo;
– non accettare alcun richiesta di pagamento, né alcun dato bancario.

Non aver timore insomma di passare per lo sciocco del momento che non approfitta dello sconto alieno e vuol vederci chiaro, facendosi lasciare sì del materiale informativo ma senza firmare alcun foglio. 
Se veramente esiste l’intenzione di migrare verso un’offerta più vantaggiosa sperando in una bolletta meno salata di luce e di gas, conviene far richiesta direttamente al gestore, tramite i canali di vendita ufficiali, recandosi fisicamente nei punti vendita, ovvero chiamando il call center o cliccando sul web sulla pagina ufficiale del gestore.

Paola Viero

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