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In Veneto l’economia sta ripartendo, le imprese cercano manodopera e stagionali. “Bisogna cambiare mentalità e adeguarsi al nuovo”

“Il segnale che possiamo leggere tra i numeri è che si cercano lavoratori, soprattutto stagionali. Le aziende che hanno bisogno di lavoratori stagionali, specialmente nel turismo, stanno già cominciando in queste prime settimane dell’anno a fare il loro reclutamento”. Lo evidenzia l’assessore al Lavoro del Veneto, Elena Donazzan, commentando i dati dell’ultima Bussola di Veneto lavoro. “Affineremo e potenzieremo l’attività dei Centri per l’Impiego volta ad accompagnare verso le opportunità che già esistono chi ha firmato una did ed è immediatamente disponibile al lavoro: parliamo di 130-140 mila soggetti. Tra loro, circa la metà troverà un lavoro in modo abbastanza autonomo: per i restanti dobbiamo promuovere un’azione di animazione, con l’obiettivo di far emergere le opportunità di lavoro con puntualità e di accompagnare anche i soggetti più fragili verso un’occupazione che c’è mediante una formazione mirata”, afferma Donazzan. In generale, i dati di gennaio “non sono mai di semplice interpretazione perché sono condizionati dagli effetti della stagionalità e da questioni meramente amministrative legate alla rilevazione del dato. Si è registrata però un’evidente tenuta dei livelli occupazionali in termini di posti di lavoro, con un saldo tra assunzioni e cessazioni sostanzialmente invariato: la domanda di lavoro risulta poi in crescita rispetto allo scorso anno”, sottolinea Donazzan. “Una tendenza che sembra essersi consolidata nell’ultimo anno- precisa- è l’aumento dei contratti a tempo indeterminato a scapito di quelli a termine, grazie anche al meccanismo delle trasformazioni. Si conferma, inoltre, il buon momento del turismo Veneto, che rappresenta la prima economia regionale e che anche a gennaio si è dimostrato particolarmente attrattivo in termini occupazionali”.

I dati sul mondo del lavoro “ci stanno dicendo in modo chiaro che le imprese stanno ripartendo, c’è un aumento di richiesta di manodopera ma le aziende fanno fatica a trovare addetti con le qualifiche adatte. Al tempo stesso, ci sono diverse persone che non riescono a trovare lavoro: questa distanza tra domanda ed offerta rischia di diventare un problema per il presente ma soprattutto per il futuro. Bene quindi che Confindustria Nord Est abbia inaugurato una serie di iniziative rivolte ai ragazzi di età tra i 16 ed i 20 anni e alle loro famiglie”, dice a sua volta la consigliera regionale di Forza Italia, Elisa Venturini. “La Regione Veneto- aggiunge- sta facendo molto nel campo della formazione mettendo in campo moltissimi strumenti che permettono di acquisire nuove competenze. I posti ci sono, gli strumenti per formarsi anche, ora è fondamentale costruire una nuova mentalità, una nuova cultura del lavoro che attiri e motivi i giovani: il mondo di oggi è molto diverso da quello di quarant’anni fa e questo vale anche per il lavoro. Se vogliamo una manodopera qualificata e motivata dobbiamo tutti insieme dar vita ad un modello che tenga conto dei tempi in cui viviamo e in questo senso la costruzione di una mentalità nuova non può che partire dai giovani di oggi che saranno i protagonisti della società di domani”, conclude Venturini.