“Mi complimento con il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, diretta dal dottor Giuseppe Minniti, che nei giorni scorsi ha effettuato un intervento urgente di sostituzione della valvola aortica su un paziente in fuga dall’Ucraina, arrivato a Treviso in condizioni di grave scompenso cardiaco. Lo staff si è trovato di fronte a un caso clinico e umano molto delicato e ha risposto nel migliore dei modi, come fa sempre la sanità del Veneto“. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, elogia l’intervento eseguito a Treviso che ha salvato la vita ad un ucraino, che era in attesa di un intervento di sostituzione della valvola aortica nella sua città, Ternopil. Allo scoppio della guerra ha cercato di ricongiungersi a una sua nipote, residente nel trevigiano, affrontando un viaggio in autobus di 30 ore per raggiungere Montebelluna. Al suo arrivo le condizioni cliniche erano critiche, così è stato ricoverato a Montebelluna, ricompensato a livello cardiaco e trasferito alla Cardiochirurgia di Treviso, dove è stato sottoposto a un intervento di sostituzione della valvola aortica con una bioprotesi. La degenza post-operatoria è stata regolare: il paziente ieri è stato trasferito all’Oras di Motta di Livenza, dove proseguirà la riabilitazione. Nell’arco di due settimane di degenza verrà completamente ripristinata la funzione cardiaca compromessa dal lungo viaggio che ha dovuto affrontare per raggiungere l’Italia. “Questo intervento dimostra che, nonostante la pandemia, i nostri medici e operatori sanitari non lasciano indietro nessuno, soprattutto nelle emergenze. Vorrei inoltre ricordare che stiamo recuperando gran parte delle visite e delle operazioni- conclude Zaia- rallentate o rimandate causa Covid”.

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