Da ora, le agenzie turistiche e di viaggi che lavorano sono non line non saranno più obbligate ad avere anche un ufficio fisico. Basterà presentare alla Regione una domanda di Scia, anch’essa online. Quelle che invece hanno la sede fisica dovranno avere un direttore tecnico e copertura assicurativa per i clienti e assicurare assistenza obbligatoria nei viaggi all’estero. Saranno i Comini nei quali le agenzie hanno sede legale a dover vigilare, accertando le violazioni e applicando le sanzioni. Lo ha deciso il Consiglio regionale, approvando una modifica alla legge quadro sul turismo. “Il Veneto– dice la relatrice della nuova legge Francesca Scatto (Lega-Liga veneta), presidente della commissione Cultura e turismo- sta registrando una sensibile diminuzione del numero di agenzie di viaggio iscritte negli elenchi regionali, dalle 1.175 registrate nel 2020 alle attuali 1.042″. E atre hanno disciplinato l’attività delle agenzie di viaggio solo on line, senza la necessità di un ufficio aperto al pubblico, “con conseguente riduzione dei costi di esercizio e di investimento”, aggiunge. Quindi riconoscere la possibilità di esercitare questo servizio anche solo in via telematica “ci sembra un intervento utile e necessario per sostenere un settore pesantemente penalizzato dalla pandemia e ora incalzato dalla concorrenza del turismo fai da te'”. La norma, che aveva avuto il via libera del Consiglio delle Autonomie locali con qualche preoccupazione da parte dei sindaci (proprio per i compiti di vigilanza e controllo) è stata criticata per l’iter e i possibili effetti, dalla capogruppo del Pd Vanessa Camani, correlatrice di minoranza in aula. “Le agenzie turistiche online avrebbero bisogno di una normativa omogenea a livello nazionale in considerazione delle loro modalità e campo d’azione e non di discipline regionali tra loro diverse”, sostiene.

L’esponente dem ha poi puntato il dito sulle difficoltà di disciplinare le funzioni di controllo nel mondo digitale. Proposte di correzione sono state presentate da Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo), vicepresidente della commissione Cultura e turismo, per evitare concorrenza sleale tra agenzie con sede fisica e agenzie online. Tra le proposte accolte, l’obbligo per le agenzie online di pubblicare nel proprio sito la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, in analogia con gli obblighi vigenti per le imprese con sede fisica. Su proposta dei consiglieri di opposizione Vanessa Camani, Francesca Zottis, Annamaria Bigon, Andrea Zanoni, Cristina Guarda e Arturo Lorenzoni l’aula ha accompagnato la legge con un ordine del giorno che impegna la Giunta ad agevolare i comuni prevedendo formazione e forme di coordinamento nei controlli sulle attività delle agenzie online

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia