Cucinare alimenti che siano a temperatura ambiente evita il consumo di gas che servirebbe per scaldarli da quella del frigo. Prolungare il tempo di ammollo dei legumi secchi riduce la successiva bollitura, come anche idratare prima della cottura il riso o alcuni cereali, specialmente quelli integrali. E ancora utilizzare il forno, tra gli elettrodomestici più energetivori, cuocendo più pietanze contemporaneamente e spegnerlo in anticipo per sfruttare il calore residuo; evitare quindi di aprirlo perchè ogni volta si disperde il 20% del calore. Sono alcuni dei consigli salva-gas contenuti in una mini-guida per imparare a gestire fornelli, pentole, metodi di cottura riducendo sprechi e impatto ambientale, con un conseguente risparmio economico. A stilarlo, in vista della Giornata mondiale del risparmio energetico del 18 febbraio, è Ancit, Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare, che ha raccolto i suggerimenti della food blogger Eva D’Antonio.
Tra i suggerimenti anche utilizzare sempre il coperchio, sapere che i fornelli ad induzione hanno un’efficienza energetica del 90% contro il 50% di quelli a gas, che la pentola a pressione dimezza i tempi di cottura e quelle di rame emettono un considerevole risparmio energetico grazie all’ottima conduttività del calore e della resistenza agli sbalzi termici.
Cucinare senza fuoco si può, come fa sapere la food blogger con tre ricette a base di tonno in scatola, con un costo che va dai 3 ai 4 euro a portata per 2 persone; dall’insalata di tonno in olio con emulsione di limone e yogurt, ai crostini con mousse di tonno, ceci e arance, alle polpette di tonno e ricotta con rucola e limone.
La lunga shelf-life, la comodità d’uso e la praticità delle scatolette di tonno fanno sì che siano presenti nel 93% delle dispense. Un cibo antispreco venduto in contenitori riciclabili, dove l’olio d’oliva del tonno può essere riutilizzato in cucina, perché mantiene intatti sapore e qualità organolettiche. Studi scientifici hanno confermato che acquisisce dal tonno omega 3 e Vitamina D. Il 25% degli intervistati, in fatto oggi lo utilizza abitualmente per condire l’insalata/il sugo. (ANSA).