Perquisizione della Dia, su mandato della Procura di Caltanissetta, nell’abitazione dell’inviato della trasmissione di Rai 3 Report e nella redazione.

In occasione del trentennale della strage, Report ha dedicato un servizio di Paolo Mondani legato all’inchiesta “La bestia nera” secondo cui emergerebbero documenti e protagonisti dimenticati in grado di gettare una nuova luce su quei fatti.

Secondo una delle ipotesi su cui sono in corso verifiche, Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale e poi cofondatore dell’organizzazione di destra Ordine Nuovo, scomparso nel 2019, qualche mese prima della strage sarebbe stato presente insieme ad alcuni boss nella zona dello svincolo di Capaci. Se fosse confermato, prenderebbe forza la tesi secondo cui a preparare l’attentato al giudice Falcone siano stati gli ambienti dell’estrema destra eversiva, utilizzando la strategia stragista della mafia agli ordini di Totò Riina.

Il sindacato dei giornalisti

«Le perquisizioni nella redazione di Report e a casa dell’inviato Paolo Mondani ripropongono l’urgenza di approvare norme più efficaci a tutela delle fonti e del segreto professionale dei giornalisti. Più volte la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ribadito che gli effetti di ingerenze di questo tipo nell’attività di chi fa informazione equivalgono ad un attacco al diritto dei cittadini ad essere informati, ma in Italia sembra che questo monito nessuno voglia ascoltarlo». È quanto sottolinea in una nota la Fnsi, il sindacato dei giornalisti.

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