Hanno dovuto scegliere se farle la radio terapia per salvarla dal tumore o sospenderla per evitarle il rischio del contagio da coronavirus e così ad una bambina di 3 anni, in cura nel reparto oncologico di Padova, sono state sospese le terapie che sarebbero state per lei fondamentali.

La disperazione della sua mamma è riportata da Il Mattino di Padova, che testimonia quanto siano gravi i danni collaterali del virus pandemico che sta costringendo l’Italia in casa. Ma se per molti rimanere in casa è un lusso, di certo non lo è per chi è gravemente malato e necessita di cure che solo l’ospedale può dare. Con gli ospedali ‘infetti’ da coronavirus, ora il rischio di non poter curare questi pazienti si sta trasformando in realtà.

“Si sceglie il male minore. Questi bambini non possono assolutamente permettersi di essere contagiati dal coronavirus, che per loro sarebbe letale – ha spiegato preoccupata Chiara Girello Azzena, presidente di Team for Children, l’associazione di volontariato attiva nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera – Andare in ospedale anche solo per le cure è sottoporli a un rischio troppo grosso”.

La piccola ricoverata a Padova è arrivata in città dall’estero con la mamma. A casa ci sono il papà e i fratellini che la aspettano. Ma lei ora è barricata in casa in una città non sua, dove non può nemmeno ricevere le cure. La bimba gioca, non si rende conto, combatte con tutte le sue forze per la sua vita. La mamma è a pezzi. Disperata perché teme che la sua bambina non ce la farà. Nel frattempo la tiene riparata dal mondo, protetta contro tutto. “Sono sempre in contatto con la mamma. È disperata e soffre tantissimo – ha continuato Chiara Girello Azzena – Purtroppo però questa è la cosa migliore da fare per il bene della bambina”.

Questo non è purtroppo l’unico caso. Ci sono altri bambini malati che si vedono rimandare le cure proprio per non essere esposti a rischi. Bambini che, se dovesse passare troppo tempo, potrebbero peggiorare. “È fondamentale che tutti stiano a casa e seguano le direttive proprio per il bene loro. Bisogna uscire in fretta da questo periodo in modo che tutto torni alla normalità – ha concluso Chiara Girello Azzena a Il Mattino – Il coronavirus non può e non deve intralciare la strada di questi bambini, perché loro devono vincere un’altra battaglia, la più grande e la più importante, e non hanno certo bisogno di ostacoli così insormontabili”.

di Redazione Altovicentinonline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia