Quelli che “Geolier e Mahmood non si capisce quando cantano”, sono gli stessi che “eh minchia, vuoi mettere con quello che sentivamo noi” . Tutta musica straniera dei cui testi in inglese non comprendono nulla.
La musica è sonorità ed il canto con le sue parole (anche incomprensibili) ne fanno parte a pieno titolo. Geolier è sulla scena da diversi anni, il suo album “Il coraggio dei bambini” è il più venduto del 2023 (a seguire Lazzo, altro rapper che “non si capisce che dice”), in streaming e con i passaggi radio.  Mercoledi dopo Sanremo ha totalizzato 13 milioni di ascolti, lasciando molto indietro tutti gli altri. Sui social (non questo che è per anziani, ma Instagram e TikTok) lo seguono in 7 milioni. Su Spotify totalizza una media di 6 milioni di ascolti al mese.
Quando pontificate e fate la lezioncina a cantanti nati dalla fine dei ’90, non vi trasformate in critici musicali: siete più gli anziani che sacramentano guardando un cantiere.
Alfredo Reni, critico musicale
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