Tremate amanti dei viaggi all’estero a basso costo: avete 11 anni di tempo per girare il mondo…prima di dire addio ai voli low cost.

TUTTA ‘COLPA’ DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Tutta ‘colpa’ del Fift For 55, il pacchetto di riforme dell’Unione europea per contrastare il cambiamento climatico e favorire la riduzione delle emissioni di gas serra. Il costo per le compagnie aeree di conformarsi alla normativa europea sarà, nel 2030, fino a 14 volte superiore a quello sostenuto nel 2019. A dirlo è Airlines For Europe, la principale organizzazione di rappresentanza delle compagnie aeree dell’Ue. Dati riportati dal sito futuroprossimo.it. Inevitabili, quindi, le ripercussioni sui consumatori. Le previsioni parlano di una riduzione del traffico aereo nel Vecchio Continente di oltre l’8% nel 2030 e di circa il 12% nel 2035.

MENO VOLI A BASSO COSTO MA PIU’ JET PRIVATI PER I SUPER-RICCHI

Se da un lato diminuiscono i voli per le fasce medie della popolazione, dall’altro aumentano i voli privati per quelle ad alto reddito che, paradosso, “emettono fino a 14 volte più CO2 per passeggero rispetto a un volo di linea“, scrive Gianluca Riccio su futuroprossimo.it. Il motivo? “Molti ricchi utenti di jet rimarranno semplicemente indifferenti ai continui aumenti del prezzo dei permessi di emissione – aggiunge Riccio – . Secondo un recente studio commissionato da Greenpeace a CE Delft, il numero di voli privati in Europa è passato da poco meno di 120.000 nel 2020 a più di mezzo milione nel 2022. Più della metà di questi voli sono a corto e medio raggio, paragonabili alla distanza tra Parigi e Marsiglia (circa 750 km), che nella stragrande maggioranza dei casi può essere ragionevolmente sostituita da mezzi di trasporto alternativi”.

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