Sono quattro anni che Salvini se la prende col festival di Sanremo, basta non guardarlo“. Sbaglia Amadeus, involontariamente. Lui guarda al ‘suo’ festival, più volte attaccato e criticato dal segretario della Lega. Ma l’attrazione dell’attuale ministro delle Infrastrutture per Sanremo è cosa ben più antica e radicata. Puntualissima: ogni febbraio, da un decennio a questa parte, in coincidenza con le canzoni in gara, anche lui intona la sua melodia. Testo e musica di Matteo Salvini: “Ma è uno spettacolo o è un comizio del Pd?” (2013); “Sanremo è il peggio del peggio del radical chic” (2014); “Siani ironizzerà su Lega e Salvini. Con quel che costa spero faccia ridere” (2015); “Elton John non deve parlare delle unioni civili” (2016); “Amici, voi lo guardate Sanremo? Io no” (2017). Fino a questi giorni. Non gli garbano Blanco e Fedez, nemmeno Benigni e Mattarella, né Paola Egonu: “Non guardo Sanremo, ho cose più importanti da fare”.

Quella edizione la conduce Claudio Baglioni, che bissa l’anno dopo, il 2019. Le cose cambiano. Dodici mesi dopo aver sfilato sul red carpet ligure, Salvini è ministro dell’Interno. Baglioni lo bacchetta sulla vicenda delle navi Sea Watch e Sea Eye e sui migranti rimasti per quasi 20 giorni in mare. “Baglioni mi piace quando canta, non quando parla di politica o di immigrazione. I cantanti cantano, i ministri fanno”. Non ministrano, per fortuna. La serata finale diventa quasi un incubo per il leghista. “Moscow Mule e patatine, io e Fedriga a Trieste in attesa del vincitore di Sanremo- scrive su Twitter- secondo voi chi vince? Io dico Ultimo”. E invece trionfa Mahmood, cantante milanese figlio di un egiziano. “Mahmood… Mah…“, insiste sui social. Come non vedere nel testa a testa un complotto della sinistra? “Se gli italiani hanno votato in massa per un altro che ha perso e otto radical chic si son messi in salotto e hanno ribaltato il voto degli italiani…“. Non lo segue nemmeno Isoardi, che nel frattempo è diventata la ex: per lei Mahmood è “la dimostrazione che l’incontro di culture genera bellezza”.

Le dichiarazioni di stamattina

“Non ho visto la finale di Sanremo, ho fatto due passi per Firenze. E’ molto più bello il centro di Firenze che altro. Ho scoperto chi ha vinto stamattina, auguri a chi ha vinto. Non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di una cerimonia per i 100 anni dalla nascita di Zeffirelli, a chi gli ha chiesto un commento su Sanremo.

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