Un biglietto scritto a mano che per la volante della polizia di Vicenza, forse, vale più di chissà quale riconoscimento ufficiale. Uomini e donne in divisa della Questura di Vicenza che ogni giorno fanno il possibile per dare sicurezza alla città e alla sua gente. Poliziotti che hanno salvato la vita ad una donna . “Vi ringrazio per ciò che avete fatto per la mia amica”.

I tempi difficili e quei soldi che non bastano. O non ci sono. In più la solitudine. L’unica chance che la depressione le offre è quella di farla finita. I suoi occhi vedono solo il buio, ovunque si posino. E’ giovedì pomeriggio, del 15 maggio, e questa donna ‘ha deciso’. Manda un ultimo sms. Non c’è scritto chiaramente ‘mi uccido’ ma la destinataria capisce subito e chiama il 113. A Vicenza parte una volante, gli agenti arrivano da lei. E’ agitata. Le parlano. Le chiedono cosa stia accadendo, la guardano negli occhi e lei si racconta ai poliziotti: è stanca della propria vita, di sentirsi sola e ha bisogno di parlare. Restano con lei, finché vedono partire l’ambulanza che la porterà all’ospedale San Bortolo.

Tutto, per questi agenti poteva finire lì. Ma quel biglietto scritto a mano “vi ringrazio per ciò che avete fatto per la mia amica…Grazie a tutti per quello che fate ogni giorno per le persone della nostra città”.

di Redazione AltovicentinOnline

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