Dato il successo dei mesi scorsi, sono ritornati in campo i nove ragazzi dell’Anfass, che insieme ai giocatori dell’associazione Asd Ca’30 Calcio stanno imparando lo sport con uno scambio umano che li sta facendo crescere. Un’iniziativa che ha entusiasmato per primo il sindaco Valter Orsi e gli assessori Aldo Munarini e Cristina Marigo. Il primo con delega allo Sport, la seconda al Sociale. Perchè a Schio si deve il merito da anni, di lavorare concretamente per l’inclusione e di sposare progetti importanti in favore della disabilità: parola sulla bocca di tutti in tempo di elezione e nei fatti di pochi. Lo dimostrano realtà diverse, che hanno lasciato il segno, come quella del piccolo Achille Marzaro, e quelle attuali come quella dei ragazzi dell’Anfass.
L’iniziativa è nata da Michela Trabucco, presidente dell’associazione, e dal suo vice, Mauro Sesso che hanno voluto dare vita a un’attività all’aria aperta per giovani con disabilità. I protagonisti del primo ciclo di incontri hanno avuto la possibilità di cimentarsi nel calcio, sport che ti insegna a rispettare le regole, a dipendere dal compagno di gioco e a far dipendere lui da te. Ma la vera ricchezza è quell’interazione con i calciatori Asd Ca’30, che hanno dimostrato il valore del “mettersi a disposizione”.
Da qualche giorno, sono ripresi gli allenamenti per la gioia di tutti e con la speranza che questo bel progetto, ricco di contenuti di vita come lo sport, la salute, l’integrazione e la solidarietà, possa proseguire.
N.B.