Il Vicenza conferma la propria solidità e si prende la scena del girone A con una vittoria di maturità e compattezza. Al “Breda” di Sesto San Giovanni, i biancorossi piegano l’Alcione Milano grazie a una prodezza di Rada allo scadere del primo tempo, blindando poi il risultato con una gestione da squadra consapevole. Complice il pareggio di Lecco e Brescia, la formazione di Gallo si issa in vetta con quattro punti di vantaggio, lanciando un messaggio chiaro alle dirette concorrenti. Scudieri deve rinunciare all’ex Zamparo, fermato da un fastidio muscolare nella rifinitura, e schiera Samele dal primo minuto accanto a Morselli. Il Vicenza parte con il consueto 3-5-2 e una coppia offensiva formata da Capello e Morra, con Costa e Caferi larghi a spingere.
L’approccio è propositivo da parte dei padroni di casa, che provano a tenere il baricentro alto e a consolidare il possesso. La prima occasione, però, è biancorossa: al 15’ Costa sfonda a sinistra e serve in area un pallone invitante su cui Vitale manca l’impatto per questione di centimetri. Al 19’ l’Alcione invoca un penalty per un contatto tra Leverbe e Pitou, ma l’arbitro Burlando lascia correre. Da quel momento la gara si apre: i milanesi alzano i ritmi e al 25’ sprecano una chance colossale con Morselli, che lanciato a rete da Pitou calcia a lato da posizione favorevole. Il Vicenza serra le linee e affida le ripartenze a Costa, imprendibile sulla corsia mancina, ma è ancora Gagno a prendersi la scena con due interventi decisivi, prima al 30’ su Morselli e poi al 35’ su un tiro ravvicinato. Quando il primo tempo sembra avviato sullo 0-0, i biancorossi colpiscono: al 45’ Capello apre per Caferi, cross teso in area e Rada, in acrobazia, firma una splendida sforbiciata che si insacca alle spalle di Agazzi. Esecuzione perfetta e vantaggio pesantissimo. La ripresa si apre con un brivido: Morra trova subito il pareggio per l’Alcione, ma l’assistente annulla per fuorigioco. I padroni di casa non si arrendono e insistono con una doppia occasione firmata Scudieri, ma la retroguardia vicentina è attenta e respinge. Al 49’ Leverbe finisce sul taccuino dell’arbitro per un fallo tattico su Galli. Al 52’ Gallo deve rinunciare a Rada, match-winner del primo tempo, costretto al cambio per un problema muscolare: dentro Pellizzari. Il Vicenza non perde equilibrio e continua a dare la sensazione di controllo.
Al 57’ Sandon sfiora il raddoppio con un destro secco da fuori area, deviato in angolo da un ottimo Agazzi. Poco dopo episodio al limite: Capello entra duro su Ciappellano, proteste vibranti della panchina milanese ma l’arbitro estrae solo il giallo. Gallo sceglie di ridisegnare l’attacco con Alessio e Stuckler (66’), passando a un assetto più conservativo per gestire il risultato. L’Alcione prova a reagire con orgoglio: al 72’ Pitou tenta la conclusione da fuori, ma la palla sfila a lato. Nel finale, al 79’, spazio anche per Cavion al posto di Vitale, a consolidare il centrocampo. Il Vicenza tiene il campo con ordine, abbassa i ritmi e spegne progressivamente la spinta avversaria, controllando fino al triplice fischio. È una vittoria di peso, costruita sulla solidità difensiva e sulla capacità di capitalizzare al momento giusto. Il Vicenza mostra crescita mentale e coesione tattica: la squadra di Gallo sa soffrire, sa gestire e — soprattutto — sa vincere anche quando il gioco non è brillante. Con questo successo i biancorossi consolidano il primato e si portano a +4 sul Lecco e +7 sul Brescia: la prima vera fuga del campionato porta la firma di Rada e la regia silenziosa di un gruppo sempre più consapevole.
Valentina Ruzza (Ph: Curva Sud in trasferta )
