“È una vittoria importantissima, son felice della Coppa anche per la città e la tifoseria, che si meritano questa gioia. Questo è il primo passo, ora dobbiamo farne altri di molto importanti. Ogni vittoria porta consapevolezza, e il nostro è un percorso importante, prendiamoci questo merito andando ai playoff con la serenità che serve”.

Sono queste le prime parole del presidente del Vicenza ai microfoni di Raisport, dopo l’importantissima vittoria della Coppa Italia di Lega Pro a spese della Juventus Next Gen.

Prima della partita, però, il ricordo è volato a Paolo Rossi, eroe dei mondiali di Spagna e protagonista della storia delle due squadre. Il Vicenza ha infatti voluto rendere omaggio al mitico Pablito, distribuendo a tutti la figurina Panini del campionato 1977-78, stagione che lo vide capocannoniere della Serie A con 24 gol.

La Juventus mette in campo giocatori che se pur giovani hanno già calcato i campi della serie A con la Juve di Allegri: Soulé, Barrenechea, Iling, Sekulov, a fare la differenza. È proprio quest’ultimo a portare in vantaggio i bianconeri al 19’, su assist sontuoso di Soulé, che giganteggia a centrocampo.

La strada sembra mettersi in salita per i biancorossi, che tramortiti dal gol della Juve faticano a riprendersi. Il primo tempo, che si chiude con poche occasioni da gol, è caratterizzato da un gioco rude a centrocampo e dalle ammonizioni. Al 34’ arriva addirittura il rosso per Mirko Conte, viceallenatore della Juve, per le continuate proteste dopo un fallo su Riccio.

Il Vicenza rientra dagli spogliatoi con un atteggiamento ben diverso da quello remissivo del primo tempo, guadagnando in “garra” grazie agli ingressi di Della Morte e Cavion.

A questo Lane bastano solo tre minuti per raggiungere il pareggio: è Franco Ferrari ad appoggiare in rete un cross facile di Valietti, smarcato da uno splendido colpo di tacco proprio del neoentrato Della Morte.

La Juve non ci sta, e dopo solo cinque giri di lancette ritrovano il vantaggio con un preciso colpo di testa del suo capitano Fabrizio Poli. Ma il Vicenza del secondo tempo ha una marcia in più dei giovani talenti bianconeri, e al 15’ acciuffa di nuovo il pareggio con Cappelletti, che dal dischetto incorna di testa e batte Daffara.

Il 2-2 lascia la porta aperta ad ogni sorpresa. Il vigore dei giovani bianconeri produce un pressing asfissiante, ma sono l’esperienza, la concretezza e i nervi saldi dei più esperienti calciatori biancorossi a creare le occasioni, fino ad arrivare al vantaggio definitivo del Vicenza, ancora con Ferrari, eroe della serata.

Anche se mancano solo sei minuti più recupero, il finale è rovente e pieno di emozioni. Prima la Juve fallisce con Iling il rigore che potrebbe riaprire i giochi, poi è il Vicenza a mancare il colpo del ko finale, prima con Compagnon, che colpisce il palo, e poi con Ferrari, che fallisce una ghiotta occasione.

Al triplice fischio finale, però, c’è solo spazio per la festa biancorossa, che con questa vittoria conquista la cinquantesima edizione della coppa Italia serie C.

“È un’emozione incredibile vincere questa Coppa!”. Sono queste le parole di un ancora incredulo  Franco Ferrari.

Partito da Rosario con il sogno di sfondare in Italia, il bomber biancorosso ha iniziato la sua carriera calcando i polverosi campi dell’Eccellenza toscana con lo Scandicci. Poi va in serie D e inizia a farsi notare a suon di gol. Due anni fa ha vinto il campionato di serie C a Como, e l’anno scorso a Pescara va ancora in doppia cifra. Quest’anno guida con 18 gol la classifica capocannonieri del girone A di Lega Pro.

E stasera, grazie proprio alla sua doppietta contro la Juventus, alziamo al cielo l’ambito trofeo.

Fabrizio Carta, ph  Pierpaolo Lovato

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