Davanti a un Romeo Menti gremito e vibrante, il Lane non va oltre lo 0-0 contro la Ternana nella semifinale d’andata dei playoff di Serie C. Una partita intensa, tattica, giocata sul filo del nervosismo e del rispetto reciproco. Ma senza gol. E ora, tutto si deciderà nella sfida di ritorno, in programma mercoledì 28 maggio allo stadio Liberati di Terni. Mister Stefano Vecchi, ancora privo dello squalificato Ferrari, sceglie di affidarsi al 3-5-2 con Talarico, Della Latta e Della Morte dal primo minuto, mentre Rauti e De Col partono dalla panchina. Il Vicenza approccia con l’entusiasmo della vittoria contro il Crotone, ma la Ternana si dimostra avversario organizzato e compatto. I ritmi sono contenuti, la fase di studio si prolunga, e le occasioni nel primo tempo arrivano col contagocce. Al quarto d’ora Sandon trova Talarico sulla destra, il quale serve Zonta al limite: il tiro viene deviato in angolo. Al 28’ è Curcio, per gli umbri, a provarci dalla distanza senza inquadrare la porta. Poco dopo, Talarico si fa pericoloso di testa su cross di Costa, ma il pallone sfila di poco fuori. Prima del riposo, brivido per il Lane: Cianci salta Sandon e Leverbe e calcia verso Confente, che risponde presente.
Il secondo tempo si apre sulla stessa linea del primo: equilibrio e pochissimi varchi. Il Lane prova a forzare il ritmo, ma la Ternana chiude ogni spazio. Al 62’ è Ronaldo a cercare la porta con un tiro dal vertice dell’area, ma il tentativo è centrale. Della Morte ci mette energia e qualità, ma non riesce a incidere negli ultimi metri, mentre Morra è ben contenuto dalla difesa rossoverde. Vecchi si affida anche ai cambi, cercando più profondità e imprevedibilità, ma il gol non arriva. Il triplice fischio lascia l’amaro in bocca ai biancorossi, che avrebbero voluto sfruttare il fattore casa per mettere un piede in finale. Il pareggio senza reti lascia aperto ogni scenario in vista del ritorno. Al Liberati servirà una vera impresa: un Vicenza coraggioso, lucido e concreto. Perché la finale è lì, a un passo. E ora più che mai, sarà questione di cuore, testa e gambe.
I tifosi ci sono. La città ci crede. Ora tocca a voi, ragazzi.
Valentina Ruzza
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