di Riccardo Bonotto
Certamente ha inciso il primo goal. Ha inciso. Ma è vero anche che se non fai nemmeno un tiro in porta tutta la partita e gli avversari ne fanno un paio, è giusto che vincano gli altri.
La squadra è arrivata a questa finale scarica e con molti acciaccati (anche Ferrari si è rotto il crociato) e la Carrarese obiettivamente ne aveva di più.
Già dall’andata si era capito che non c’erano molte possibilità e bisognava sperare solo negli episodi. Purtroppo nei playoff conta molto anche la fortuna, che ci aveva assistito nei turni passati e alla fine ci ha voltato le spalle. Ma accettiamo serenamente la sconfitta. Sicuramente in merito abbiamo di che insegnare a parecchie tifoserie che godono di questo piuttosto che accettare la loro, di sconfitta.
Ma si sa che sui cadaveri dei leoni ballano le jene, solo che i leoni restano leoni e le jene jene. Abbiamo una buona base e abbiamo Vecchi. Ripartiamo da qui facendo tesoro degli errori commessi.
Noi ieri c’eravamo, ben più degli 800 previsti, altri la partita l’hanno vista dal divano e stare a piangere è l’unica cosa che gli resta.
E ci saremo sempre lo stesso.
Conta solo questo.
Forza Lane
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