È il Lane delle notti vere. Quello che soffre, sbuffa, si piega ma non si spezza mai. Quello che trasforma ogni difficoltà in rabbia buona, ogni assenza in benzina per correre più forte. Al “Menti” il Vicenza stringe i denti, si aggrappa all’orgoglio e alla sua gente, e all’85’ esplode in un urlo liberatorio: Benassai trova il guizzo che vale il 2-1 finale e la settima vittoria consecutiva per la squadra di Fabio Gallo, che consolida il primato in classifica con sette punti di vantaggio momentanei sul Lecco. Una vittoria costruita con fatica e con l’anima, in una serata segnata da assenze pesanti: fuori Rada, Zonta e Tribuzzi, ancora in recupero, mentre Leverbe parte dalla panchina debilitato dall’influenza. In difesa tocca così proprio a Benassai, che ripaga la fiducia con una prestazione di carattere e il gol decisivo. In mezzo al campo spazio a Cavion, Vitale e Carraro, con il rientro di Morra in avanti. La Virtus Verona di Gigi Fresco, priva del portiere Sibi (convocato in Nazionale), schiera tra i pali l’ex biancorosso Enrico Alfonso e scende in campo senza timori reverenziali. Gli ospiti partono forte: al 2’ Patanè si rende protagonista di una discesa travolgente sulla destra, ma il suo cross non trova compagni. Il Lane risponde immediatamente: al 4’ Cuomo avvia l’azione, Vitale inventa e serve un assist perfetto per Morra, che batte Alfonso con freddezza per l’1-0. La rete galvanizza il Vicenza, che spinge alla ricerca del raddoppio. Al 15’ Cavion serve Caferri, cross perfetto per Vitale che però colpisce di testa troppo centralmente. La Virtus non molla e al 17’ Gatti impegna Gagno da distanza ravvicinata, poi Fanini sfiora il pari dal limite ma Cavion devia in extremis. Il Vicenza arretra il baricentro col passare dei minuti e al 27’ arriva il pareggio ospite: ancora Patanè semina il panico sulla fascia e serve Fabbro, che tutto solo insacca da due passi per l’1-1. I biancorossi provano a riorganizzarsi, con Cuomo che detta i tempi e Morra che impegna ancora Alfonso al 33’. Poco prima dell’intervallo Benassai è decisivo anche in difesa, respingendo un’azione pericolosa dei veronesi. Si va al riposo sull’1-1, con il Menti che rumoreggia ma resta accanto ai suoi. Nella ripresa parte meglio la Virtus, più aggressiva e compatta. Al 49’ Carraro ci prova dal limite ma senza precisione. Al 52’ gli ospiti costruiscono una palla gol clamorosa, ma Gagno è attento. Il Lane reagisce: al 59’ Cuomo colpisce di testa su corner, ma un difensore salva sulla linea. Gallo cambia: al 60’ dentro Rauti e Pellizzari per Capello e Vitale; al 68’ punizione velenosa di Costa deviata in angolo da Alfonso. Poco dopo entrano anche Stuckler e Talarico per Morra e Cavion. E al 69’ è proprio Stuckler a sfiorare il gol con una splendida girata che fa trattenere il fiato al Menti. La partita resta bloccata, nervosa. Al 77’ Rauti viene ammonito per proteste, ma il Vicenza ci crede fino in fondo. All’85’ arriva la liberazione: sugli sviluppi di un corner la palla arriva a Benassai, che anticipa tutti e gonfia la rete per il 2-1 che fa esplodere lo stadio. Nel finale, Morra viene espulso per proteste e la Virtus tenta l’assalto con la carta FVS, ma il Lane resiste con grinta. Leverbe entra per blindare il risultato e nei sei minuti di recupero la difesa biancorossa tiene duro fino al triplice fischio. Applausi e cori per una squadra che non smette di sognare: sette vittorie di fila, vetta solida e un gruppo che sa soffrire, reagire e colpire. Il Lane adesso guarda avanti, con la consapevolezza di avere trovato equilibrio, carattere e un cuore grande così.

Valentina Ruzza (ph Pierpaolo Lovato)

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