Il Vicenza chiude la stagione con una prestazione che definire “non accettabile” è un eufemismo. A Terni finisce 3-1 per la Ternana e la fotografia è sempre la stessa: biancorossi incapaci, smarriti, arrendevoli. Quarta stagione consecutiva in Serie C. E francamente, con merito. Vecchi cambia qualcosa nel reparto offensivo, ma è come mettere una toppa su una diga che perde da mesi. Rauti e Ferrari prendono il posto di Della Morte e Morra, ma la musica non cambia. I primi minuti sono un film già visto: pressing soffocante della Ternana, centrocampo del Lane annichilito, difficoltà a costruire anche mezzo fraseggio. All’11’ Cicerelli si libera di Cuomo, crossa per Aloi e solo Confente evita il disastro immediato. Ma il Vicenza regge poco. Al 12’, Curcio – l’ex, ovviamente – infila il vantaggio dopo un triangolo con Casasola e la solita dormita difensiva di De Col. Il copione è chiaro: il Vicenza prova, sbanda, soccombe. Curcio sfiora il bis al 16’, Donati al 26’ mette un cross insidioso ma Leverbe lo disinnesca. È una squadra in balìa degli eventi, senza idee né personalità. Un lampo al 40’: corner per il Lane, Laezza stacca ma non basta per pareggiare. Si va negli spogliatoi sotto 1-0, ma il problema non è il punteggio. È l’atteggiamento: arrendevole, passivo, svuotato. Nel secondo tempo Vecchi cambia l’impalpabile Ronaldo con Della Morte, ma nulla cambia. Anzi, peggiora. Al 49’ Aloi recupera palla, crossa e la difesa vicentina fa acqua. Al 57’ arriva il raddoppio: Aloi calcia dal limite e trafigge Confente. Al 61’ Laezza accorcia su corner battuto da Costa, ma è l’illusione di chi è già sconfitto. Passano due minuti, corner per la Ternana, difesa vicentina ferma come sagome da allenamento e Cianci – appena entrato – chiude i conti: 3-1.
Il resto è accademia. Cambi a raffica, caos, confusione e nemmeno un sussulto d’orgoglio. Al 86’ Ferrari sfiora il 3-2 ma Vannucchi lo mura. Poi il nulla. Al Liberati finisce tra le urla di gioia della Ternana e il silenzio avvilito del Vicenza. Un’altra stagione buttata. Un’altra occasione persa. Un altro anno di promesse mancate. Il Lane è fuori dai playoff. Ancora. Rimane in C. Ancora. E ora, l’ennesima estate di “riflessioni” e “valutazioni”. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti: così non si va da nessuna parte.
Vicenza eliminato: basta parole, servono fatti. E rispetto per la storia di questa maglia.
