Una serata all’insegna dello sport, della cultura e della condivisione, che ha saputo coinvolgere e avvicinare ancora di più la comunità alla sua squadra e resa ancor più originale dalle poesie e dai monologhi di Livio autentico come sempre. D’altronde, come lui stesso afferma “essere se stessi è l’unico viatico per la felicità”.

Venerdì scorso, nella splendida cornice dell’Osteria da Andrei al Cappello, si è tenuta una serata speciale organizzata e offerta dal THIENE CALCIO 1908, allo scopo di rafforzare il legame tra la squadra di calcio locale e i suoi cittadini.

L’evento, che ha avuto luogo sotto la guida dello speaker ufficiale Emanuele De Feo, ha proposto una cena “alternativa”, dove tra una portata e l’altra l’imprenditore e poeta Livio Gemmo – nipote di uno dei fondatori del THIENE CALCIO e giocatore di Serie A negli anni Venti – ha declamato poesie e monologhi, utilizzando il calcio come metafora della vita.

Il titolo della serata, “Penalty”, richiama il calcio di rigore, simbolo delle sfide che la vita ci pone davanti. Come ricorda la celebre canzone di Francesco De Gregori: “non è da un rigore sbagliato che si giudica un giocatore, ma dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”. Valori che caratterizzano profondamente la società rossonera.

L’iniziativa è stata promossa dal presidente Marco Dalla Rovere e organizzata dal dirigente Patrick Stefani. Tra gli ospiti, anche il sindaco di Thiene Giampi Michelusi, il vice sindaco Anna Maria Savio e alcuni tra i principali sponsor della squadra.

Una serata all’insegna dello sport, della cultura e della condivisione, che ha saputo coinvolgere e avvicinare ancora di più la comunità alla sua squadra e resa ancor più originale dalle poesie e dai monologhi di Livio autentico come sempre. D’altronde, come lui stesso afferma “essere se stessi è l’unico viatico per la felicità”.

DP

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