Certo, le splendide giornate primaverili che si susseguono aumentano la voglia di uscire all’aperto, fare passeggiate e jogging o il giro in bici in mezzo alla natura, ma tutto ciò non è possibile a causa del confinamento per il Covid-19.

Nonostante il lockdown soft introdotto dal Presidente del Veneto, queste privazioni fanno salire il livello di frustazione in molti che, costretti a casa, si sfogano con quello che sta diventando lo sport preferito: il guardone!

Molti affacciati alla finestra o sul balcone, armati del fido smartphone, non trovano di meglio che sorvegliare strade e parchi per minacciare, insultare e fotografare il presunto inadempiente, in qualche caso mandando le foto allo stesso Presidente Zaia, come lui stesso ha raccontato in conferenza stampa.

L’isteria da segregazione (a qualcuno un mese di carcere sarebbe utile per capirne la differenza) si arricchisce dell’immancabile pubblicazione del relativo post nei Gruppi Social dando così il via all’irrinunciabile ridda di insulti da parte del branco che non attendeva altro per sfogarsi, finalmente!

Vittima illustre, nei giorni scorsi, è stato il pugile Luca Rigoldi, giovane campione europeo in carica dei pesi Super Gallo, che è stato colto in fallo mentre si allenava nel quartiere di San Vincenzo a Thiene.

“Il pugilato è il mio lavoro – esordisce Rigoldi – al pari di chi va in fabbrica o in ufficio. Devo necessariamente continuare ad allenarmi. Non mi posso permettere periodi lunghi di inattività e con queste limitazioni gli allenamenti per me stanno diventando un grosso problema”.

Il 27 marzo, al Palaolimpia di Verona, Rigoldi aveva in calendario la difesa del titolo contro l’inglese Yafai. L’incontro ovviamente è stato rinviato a data da destinarsi in seguito alle ordinanze per il Coronavirus.

“Le persone devono capire che per un atleta mantenere un’adeguata forma fisica richiede enormi sacrifici e allenamenti costanti, specie quando si è in prossimità di un incontro importante come nel mio caso – continua Luca che aggiunge – in queste settimane, grazie alla comprensione di alcuni Sindaci, ho potuto allenarmi in palestre deserte, ma alcune fasi dell’allenamento non possono essere fatte in questi luoghi. Occorrono spazi aperti e per questo ho individuato nel quartiere di San Vincenzo gli spazi idonei alla mia attività.”

Sfortunatamente per Rogoldi, nonostante fosse completamente solo, è stato visto correre “come non ci fosse un domani” da qualcuno che ha provveduto a postare nei social quanto aveva appena visto.

“Quando ho letto il post ed i commenti che ne sono seguiti, ci sono rimasto malissimo. Non sono un pazzo che mette a repentaglio la salute delle persone! Non mi passa per l’anticamera del cervello una cosa simile – ci dice un affranto Luca Rigoldi – le persone devono capire che non lo faccio a cuor leggero e che metto in atto ogni prevenzione per evitare contatti con altri che dovessi incontrare durante le sedute di allenamento all’aperto.”

In effetti, pur non essendo ancora fissata la data dell’incontro, alla ripresa delle attività il match potrebbe essere scadenzato nel breve periodo per cui Rigoldi deve forzatamente mantenere una perfetta forma fisica per poter affrontare al meglio l’importante incontro.

“Agli amici thienesi chiedo un po’ di indulgenza – conclude il nostro Campione – prometto che darò il massimo per mantenere la Corona del Super Gallo a Thiene.”

Mds

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia