Finisce ancora al tie break tra Obiettivo Risarcimento e Isuzu Cerea, ma questa volta ad esultare sono state le biancoblu, brave a riprendere le redini del gioco in mano dopo essersi fatte recuperare dal 2-0. Due punti importantissimi, non solo perché permettono alle vicentine di mantenere in solitaria la testa della classifica, ma anche perché finalmente è stato sfatato il tabù, che sul 2-2 avrebbe potuto iniziare a pesare come un macigno. Vincere fa bene al morale, una vittoria come questa, contro una squadra che fino a questo momento in campionato aveva sempre avuto la meglio, fa bene ancora di più. Ci sono ancora parecchie cose da sistemare, ma a quello si penserà in settimana, adesso ci si gode il sofferto ma meritato successo.

LA PARTITA – Chiappini conferma il sestetto delle ultime partite e le ragazze partono alla grande facendosi subito vedere a muro e con

quistando già alla prima sospensione tecnica cinque lunghezze di vantaggio. Cerea si affida alla solita Zampieri, ma ad andare a terra sono gli attacchi delle biancoblu, che incrementano azione dopo azione concedendo quasi a nulla: 7-14, 8-16, 10-20. Le padrone di casa recuperano qualche punto ma non arrivano mai ad impensierire Ghisellini e compagne, che con Baggi trascinatrice chiudono sul 18-25.

Ad inizio del secondo set le biancoblu commettono qualche imprecisione e Cerea ne approfitta per portarsi sul 7-4. Sestini non sbaglia il rigore su ricezione lunga ad accorcia, ma con un ace le padrone di casa tornano a +3. Chiappini stoppa il gioco sul 12-9 e al ritorno in campo c’è solo una squadra, quella dell’Obiettivo Risarcimento, che con Baggi al servizio (2 ace diretti) firma un break di 10-0. Cerea trova la forza di reagire, gli animi si scaldano, vola un giallo per la panchina veronese, mentre le biancoblu riescono a mantenere la calma e nonostante qualche difficoltà in attacco vanno a chiudere sul 20-25.

Cerea parte avanti anche nel terzo parziale, Sestini pareggia sul 5-5, ma l’aggancio non è definitivo e pallonetto dopo pallonetto le padrone di casa allungano ancora. Sull’11-7 Peretto prende il posto di Pascucci, le biancoblu rimangono concentrate e si rifanno sotto sul 13-12, ma ancora una volta Cerea preme sull’acceleratore, con il muro biancoblu che non riesce ad andare a segno, mentre inizia a funzionare quello delle avversarie. Nella metà campo dell’Obiettivo Risarcimento si spegne la luce e dopo due set-ball annullati il set si chiude sul 25-19.

Le biancoblu si ripresentano in campo con Fronza al posto di Pastorello e la centrale ligure va subito a segno, ma è del Cerea il primo doppio vantaggio e Chiappini chiama subito le ragazze a raccolta sul 4-2, ma le padrone di casa continuano a mettere in campo maggiore attenzione e difendono ogni pallone: 10-4. Le biancoblu continuano ad inseguire le padrone di casa, Pascucci direttamente dalla linea dei 9 metri e poi Milocco provano ad agganciarle (19-17), ma un paio di errori in attacco vanificano la rimonta. Baldelli entra per Milocco, ancora una volta le ragazze annullano due palle set, ma è troppo tardi e si va al tie break.

L’Obiettivo Risarcimento ritorna in campo con il sestetto che aveva iniziato l’incontro e inaugura il set con un muro su Zampieri, cambiando marcia rispetto al set precedente: 1-4. Al cambio di campo il tabellone segna +5, Peretto rivela Pascucci in seconda linea, il Crea prova ad accorciare tre volte e in tutti i casi le biancoblu rimettono le cose a posto grazie al muro, andando a chiudere poi alla seconda occasione sull’11-15.

IL COMMENTO – “Vincere al tie break su una squadra in rimonta non è mai semplice, anzi – ha commentato il DS Rossetto – Cerea è cresciuta di set in set e, dopo il nostro calo nel terzo parziale, ha messo in campo tantissima determinazione e fatto della difesa la sua arma in più, affidandosi a Brutti e alla solita Zampieri, che contro di noi riesce ad esprimersi sempre al meglio. Le ragazze sono state brave a reagire, vincendo così sia contro le avversarie che contro le proprie paure”.

 

Domenica prossima altro derby veneto: al PalaCampagnola, infatti, arriveranno le patavine dell’Amat.

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