E’ soprannominato il Cimbro Volante, grazie alle sue origini nell’Altopiano di Asiago. Enrico Agostino Brazzale, 23 anni, è di Zanè ed è un ottimo studente di Giurisprudenza. Ma nei suoi piedi, che a vederli correre sembrano quelli di Abebe Bikila, ci sono decine di campionati di corsa, tutti portati ‘a casa’ nel migliore dei modi.
Punta di diamante del mezzofondo dell’Atletica Vicentina, a Rovereto ha messo in saccoccia l’ennesimo successo, che lo ha catapultato nel podio del primo italiano dell’anno. Ha sbaragliato gli avversari sugli 800 metri, grazie ad un clamoroso 1.47.13, risultato eclatante che supera di ben 34 centesimi il vecchio record di 1.48.47.
Enrico Brazzale è come lo vedi, un ragazzo estroverso e umile, sempre con il sorriso sulle labbra, un grande lavoratore e dotato di una capacità di sacrificio sovrumana. Si allena sempre, con impegno costante, ma senza trascurare l’università, tanto che mentre i suoi piedi si preparavano per il campionato di Rovereto, la sua testa si preparava per 3 esami. Il tutto, regolarmente, portato a termine con ottimi risultati.
“Enrico Brazzale ha realizzato un progresso-monstre – si dice in gergo – Raramente se ne vedono a certi livelli”.
Per Brazzale, che ora si trova in testa alle graduatorie italiane stagionali di specialità, è l’ingresso in una nuova dimensione sportiva. E grazie alla sua forma fisica e alla preparazione, tutto fa pensare che il successo sia solo all’inizio.
A.B.