“Lascio alla vostra discrezione valutare l’opportunita’ di tenere aperte le chiese. La’ dove le chiese rimangono aperte, comunque, non si esponga il Santissimo per non dare motivo di assembramento”. Lo scrive il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, in una lettera inviata  al clero della Diocesi, per l’emergenza Coronavirus.

“Per il bene di tutti i cittadini – precisa Pizziol – in questo momento dobbiamo, per lo spazio di autorita’ che ci e’ riconosciuta, esortare i nostri fedeli a rimanere in casa e a muoversi solo per i motivi previsti. Cerchiamo anche noi di fare la nostra parte, evitando tutti gli spostamenti non strettamente necessari, anche se legati al ministero. Vi esorto a vivere e ad aiutare a vivere con fede questo tempo di prova, intensificando la preghiera come Mose’ sul monte. Vi invito, cari fratelli presbiteri, a celebrare comunque l’Eucarestia, pur senza concorso di popolo, per il bene spirituale dei fedeli a voi affidati. Vi incoraggio anche ad approfittare di questo forzato ‘riposo’ per leggere e approfondire qualche buon libro di teologia, di spiritualita’ e di letteratura”,  ha concluso.

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