I Sindaci della nuova società ViAmbiente, nata dalla fusione di AVA e SORARIS, vogliono sottolineare la cruciale importanza strategica delle società in house per una gestione dei rifiuti solida, efficiente e totalmente orientata all’interesse pubblico. In tale contesto, i Sindaci in primis vogliono ribadire con convinzione e determinazione il percorso di aggregazione di queste realtà, con l’obiettivo di arrivare a istituire un unico gestore di bacino per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani.
La società in house, in quanto ente strumentale direttamente controllato dai comuni soci, rappresenta il modello ideale per assicurare:
1. Il pieno Controllo Pubblico e la Massima Trasparenza
Il modello in house garantisce che la gestione del servizio rimanga saldamente sotto il controllo diretto degli Enti Locali. Questo assicura che le decisioni operative e strategiche siano allineate esclusivamente agli interessi della comunità, garantendo al contempo la massima trasparenza nell’utilizzo delle risorse. Il controllo pubblico permette un’immediata reazione alle esigenze del territorio, superando le logiche di massimizzazione del profitto tipiche degli operatori privati.
Le concessioni delle nostre società provinciali (AVA, Soraris, ACA e Valore Ambiente) andranno tutte in scadenza tra il 2027 e il 2029 e impongono decisioni rapide e unitarie allo scopo di costituire un unico gestore pubblico ed evitare così l’arrivo di grandi player privati.
2. Tariffe Vantaggiose e Contenimento dei Costi
L’aggregazione in un unico gestore di bacino, operando su scala ottimale, permette di raggiungere significative economie di scala. Il superamento della frammentazione e la centralizzazione degli acquisti, della logistica e delle risorse umane si traducono in una calibrazione dei costi. Questo beneficio si riflette direttamente sulle tasche dei cittadini: la gestione in house aggregata ha dimostrato, in contesti analoghi, di poter offrire tariffe più basse rispetto a quelle praticate da gestori privati o da gestioni frammentate, pur mantenendo standard di qualità elevati. Questo non è un profitto che viene distribuito, ma un risparmio che resta nella comunità. Il costo per abitante servito per la raccolta e smaltimento dei rifiuti nei comuni soci AVA e SORARIS è, rispettivamente pari a 110€ e a 106€, rispetto ai 160€ del resto dei Comuni della Regione Veneto.
3. Monitoraggio Rigoroso dei Conferimenti
Uno degli aspetti più sensibili della gestione dei rifiuti è il destino finale del materiale raccolto. L’obiettivo di avere un unico gestore in house permetterà di continuare ad esercitare un controllo diretto e rigoroso sulla destinazione dei rifiuti, in particolare sulla provenienza di quelli conferiti al termovalorizzatore.
4. Responsabilità Territoriale vs. Logica del Profitto Standardizzato
I Sindaci vogliono mettere in guardia, quanti stanno facendo scelte diametralmente opposte, da qualsiasi scelta gestionale alternativa che risulterebbe miope e controproducente per l’interesse dei cittadini e, in particolare, per l’intero territorio. Facciamo fatica a comprendere la scelta di
voler vendere la società (perdendone quindi il controllo) da parte di chi ha sempre posto l’accento sulla volontà di controllare la società.
In questo contesto cruciale, si rende indispensabile un’accelerazione anche da parte del Consiglio di Bacino, nell’ultima assemblea è stato approvato il nuovo DUP all’interno del quale è stato inserito che l’assemblea vuole l’individuazione di un Gestore Unico a livello territoriale.
Qualsiasi scenario che preveda l’ingresso di un soggetto privato nella gestione del ciclo completo dei rifiuti comporterebbe un rischio elevato e inaccettabile. La priorità di un gestore privato è, per sua natura, la massimizzazione del profitto.
Per raggiungere tale obiettivo, la tendenza inevitabile è la standardizzazione del servizio. Questo significa applicare modelli operativi rigidi e indifferenziati, che ignorano le specifiche esigenze logistiche, orografiche e sociali del nostro territorio e dei nostri comuni, mettendo a rischio l’efficacia della raccolta e la qualità del servizio complessivo.
L’aggregazione mantenendo la società in house, al contrario, garantisce un approccio territoriale e flessibile, dove l’utile non è monetario, ma si traduce in migliore qualità ambientale, tariffe più eque e un servizio ritagliato sulle reali necessità locali.
Cogliamo l’occasione per invitare le amministrazioni comunali che attualmente si oppongono alla fusione a riflettere ulteriormente e con maggiore attenzione sulla loro posizione. È fondamentale considerare obiettivamente quale sia la migliore scelta strategica a lungo termine per i loro cittadini e le loro comunità, ponendo al centro l’interesse collettivo sopra le singole visioni.
Conclusione e Prospettive
In conclusione, riteniamo non possano essere buttati con frettolosa superficialità cinquant’anni di storia delle nostre società. Le decisioni vanno ponderate con autorevolezza e non con scelte di rottura. Si è giunti a questa prima fusione, un passo storico, solo dopo un percorso durato anni, sulla scia delle indicazioni della Regione e del Consiglio di Bacino. Un iter che ha visto l’ampia e convinta adesione della stragrande maggioranza dei soggetti coinvolti, con quasi tutti i sindaci che si sono espressi favorevolmente, ad eccezione di sole due amministrazioni.
I Sindaci che hanno sostenuto il progetto che ha portato alla fusione delle due società ritengono che l’aggregazione non sia solo un’opzione, ma la via più solida e sostenibile per costruire un sistema di gestione dei rifiuti più efficiente e pienamente rispondente ai principi della responsabilità pubblica.
I Sindaci ViAmbiente
Comunicato Stampa
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