“Michelusi, oltre a essere il sindaco del Comune capofila e maggiore azionista del Consorzio di Polizia Locale NeVi è anche il presidente del consiglio di amministrazione del consorzio stesso. Perché non ha preso delle iniziative a suo tempo per il Comandante Giovanni Scarpellini?”.

La sua, quella di Gianni Casarotto, una voce autorevole che ora vorrebbe chiarezza e trasparenza su quanto stia accadendo al NeVi. O di quanto non sia stato fatto, ovvero di cosa si poteva fare. “Com’è possibile che per il Consorzio scledense di Polizia Locale riescano a darsi da fare per trovare il nuovo dirigente, mentre in quello thienese no?- chiede Casarotto- Questa una domanda che meriterebbe una risposta verso tutti i cittadini”. E sulla tiritera che il Comune di Thiene e il Consorzio NeVi siano due enti distinti, argomentazione usata per parare quegli interrogativi ai quali gli addetti ai lavori sembrano voler sfuggire, l’ex sindaco Casarotto ribadisce: “sì va bene, si sa questa cosa. Ma si dovrebbe continuare a sottolineare che Thiene è sì uno dei 17 Comuni convenzionati al NeVi, ma è anche quello con le maggiori quote. Oltre che capofila. In più, Michelusi, come presidente del cda, poteva prendere benissimo delle iniziative, portando la questione di nomina del dirigente con funzione di direttore-comandante fino in assemblea consortile: chiedendo che venisse messo all’ordine del giorno per discuterne. Perché non è stato fatto? Per motivi di opportunità? Anche questi motivi si portano in assemblea dove ciascun Comune dei 17 consorziati, e con le proprie quote di partecipazione, vota e decide sulla possibilità di procedere con la nomina del dirigente con un bando pubblico. Come hanno fatto a Schio-continua Casarotto abbordando poi le dichiarazioni del gruppo di maggioranza: “capisco che vogliano difendere Michelusi, ma questi consiglieri non possono dire che il sindaco di Thiene è alla pari dei primi cittadini degli altri sedici Comuni consorziati e quindi che lui non ha alcuna responsabilità”.

Se un ‘caso Scarpellini’ fosse scoppiato finché lei era sindaco, cosa sarebbe successo?
“Avrei fatto di tutto per far rimanere il Comandante Scarpellini al Consorzio NeVi-risponde- Avrei fatto quello che ha dichiarato il sindaco di Schio, Valter Orsi, se un caso del genere fosse accaduto al Consorzio scledense di Polizia Locale-continua-Quindi, per rispondere alla sua domanda, se fosse capitato quando io ero sindaco mi sarei mosso per portare la questione in assemblea consortile e per avviare la procedura del concorso pubblico”.

Cosa si augura per il Consorzio NeVi? Ormai, traendo spunto dal detto ‘chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati’, mi posso solo augurare che continui in futuro la collaborazione tra i due Consorzi di Polizia Locale. Come anni fa, quando il Consorzio thienese concesse a quello scledense di condividere il Comandante Scarpellini, spero che si possa a fare parti invertite. Ammesso che Scarpellini vinca il bando a Schio e ammesso che chi lo vinca sia d’accordo a fare la convenzione”.

Sedici mesi fa il passaggio di fascia tra lei e Michelusi, che sostenne durante la campagna elettorale. Oggi cosa prova?
Sono deluso. Ma non solo per la storia di Scarpellini che è la notizia del momento-risponde Casarotto ricordando come molte opere pubbliche siano ancora ferme, nonostante fossero ‘baciate’ nel segno della continuità del programma elettorale-I soldi sono stati messi a bilancio ma poco si muove, ad eccezione per un paio di cantieri-conclude infine-Quando partì la campagna elettorale, e visto lo sfilamento di alcuni nomi, lui si propose: lo sostenni perché, nei miei due mandati si era comportato bene come assessore. Al suo primo giorno di insediamento non dico che mi sbatté la porta in faccia, ma mi sentii rifiutato. Forse ha voluto smarcarsi da me perché potevo risultare ingombrante per lui”.

Paola Viero

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