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Thiene Città della Pace. Il significato dei nastrini sull’ulivo in piazza Chilesotti. Restiglian: ‘Tradizione storica’

Con l’ingresso nella settimana che ci conduce alla S. Pasqua, Confcommercio e Amici di Thiene promuovono un segno emblematico, che ricorda l’antica vocazione alla Pace della Città di Thiene, in un momento storico, come l’attuale, in cui drammaticamente si sommano gli appelli alla Pace da tutto il mondo.
La fontana di piazza Chilesotti sarà infatti adornata con rami d’ulivo, quello stesso ulivo segno di Pace che è raffigurato, con la colomba che ne è l’emblema per eccellenza, anche nello stemma
comunale.
Quest’ultimo venne registrato il 1° Febbraio 1936 sul Libro Araldico degli Enti Morali con Decreto del Capo di Governo che indicava spettare alla Città di Thiene lo stemma così descritto: “D’azzurro, al piccione al naturale, dal volo spiegato, rivolto a sinistra, tenente nel becco un ramo d’olivo, sostenente con le zampe un tralcio di vite, fruttato di nero e fogliato di
verde, posto in fascia. Ornamenti esteriori di città”.
Lo stemma, in forme simili a questa descrizione, si ritrova in diversi luoghi di Thiene: sulla sommità del timpano del Municipio, alla base della vasca della Fontana di Bacco e Arianna di
Piazza A. Ferrarin o sul Monumento ai Caduti.
Secondo uno studio di Angelo Rossi, la più antica raffigurazione dello stemma della Città di Thiene sembra però essere quella, dipinta su tavola, che si trova nella chiesa di San Simeone
di Villaverla (un tempo nel territorio del Comune di Thiene), risalente ai primi anni del Trecento.
Nello stemma di Villaverla la colomba è rappresentata in modo diverso: le ali non sono spiegate, bensì chiuse ed è ripresa di profilo. Mantiene il ramo di ulivo e il grappolo di vite. Lo sfondo non
è azzurro, ma rosso. Con forme molto simili a queste, la si trova rappresentata nello stemma apposto sulla vasca di Piazza Chilesotti e su quello che orna la facciata del Duomo di Thiene. È
evidente che, con il passare del tempo, lo stemma della Città ha subito delle modifiche, fino ad assumere le sembianze descritte dal Decreto del 1936.
Tornando allo stemma attuale, si legge nella ricerca di Angelo Rossi, il colore azzurro rappresenta il cielo e, di conseguenza, tutto ciò che sale in alto, come la “fermezza incorruttibile”, la “gloria” e la “virtù”.
La colomba, significa invece “l’amore casto e puro”, la “pace coniugale” e, infine, la “dolcezza”. Nello stemma si riflettono così alcune delle caratteristiche della Città di Thiene, come ad
esempio la fedeltà plurisecolare a Venezia (durata dal 1404 al 1797) e i valori di cui erano capaci nel passato i cittadini di Thiene, per la loro vicinanza ai princìpi della Chiesa. Il grappolo
d’uva, invece, potrebbe rappresentare “l’allegrezza” o “la pubblica unione” a indicare come i thienesi sapessero anche divertirsi, ma con morigeratezza ed essere uniti nelle difficoltà.
Che ai thienesi fosse stata da sempre a cuore la pace, portatrice di benessere e di prosperità, lo testimonia un noto fatto. Nel lontano 1423 infatti, Thiene fu scelta come luogo per raggiungere
una tregua fra la Repubblica di Venezia e Marcabruno II di Castelbranco, signore di Castel Beseno, che aveva cominciato ad aggredire le truppe veneziane stanziate a difesa degli
altipiani di Lavarone e di Folgaria, tregua che fu stipulata il 9 luglio dello stesso anno.
La pace è, dunque, un’aspirazione costante della Città, nonché il tratto distintivo dello stemma che la caratterizza e la rappresenta.