Non è piaciuta al sindaco di Thiene Giovanni Casarotto la dichiarazione della posizione di Valter Orsi, sindaco di Schio, in merito alla eventuale fusione di Alto Vicentino Ambiente (società partecipata che opera nella gestione dello smaltimento dei rifiuti) con Aca o Etra, ‘colleghe’ che hanno come bacino di utenza rispettivamente le valli di Agno e Chiampo (Aca) e padovano e bassa vicentina (Etra).
“E’ sindaco di Schio, non dell’Alto Vicentino – ha commentato Casarotto – e dentro a questo schema ci si deve relazionare dando dignità a tutti i comuni grandi e piccoli, senza pensare di poter dettare linee in piena autonomia, o peggio, mettere gli altri comuni davanti a decisioni assunte in solitaria”.
Ma a parlare di una molto probabile fusione tra Ava ed Etra (multiutilty con sede a Bassano che si occupa di acqua e rifiuti in 75 comuni), nei giorni scorsi, era stato Andrea Levorato, presidente di Etra, che auspicava “ampia convergenza da parte dei sindaci” e Il Mattino di Padova, titolava: ‘Etra ingloba il partner Ava. Lunedì il via libera dei 75 comuni, oggi l’aggregazione di Alto Vicentino Ambiente Obiettivo strategico: mantenere la governance e il Dna veneto della multiutility’.
Da qui, l’immediata interpellanza dei consiglieri comunali di Schio (Movimento 5 Stelle, TesSiamo Schio e Gruppo Misto), che hanno chiesto al loro sindaco la posizione dell’amministrazione comunale in merito alla eventuale fusione.
Orsi ha spiegato il perché della sua contrarietà ad una eventuale unione con Etra, spiegando che l’interesse al ‘matrimonio’ sarebbe prevalentemente di Etra che eviterebbe rialzi alle bollette degli utenti del suo territorio. Orsi si era invece detto a suo favore alla fusione tra Ava ed Aca, che insieme “avrebbero la quantità necessaria per coprire il fabbisogno di compostaggio dell’umido degli impianti nell’area Alto Vicentino e valli di Chiampo e Agno, con le tariffe che non subirebbero variazioni”.
Tutto qua. Ma a Casarotto la questione è andata di traverso e ha commentato: “Va chiarito che all’interno dei comuni di Ava non c’è nessun socio autorizzato a dare ‘pagelle’ con il grado di ambientalista ad altri comuni. Storicamente tutti i comuni sono impegnati in un percorso condiviso di crescita della sensibilità ambientale di questo territorio, delle migliori tecnologie per gestire la questione del ciclo integrato dei rifiuti e della loro raccolta. Questo metodo, grazie alle tante decisioni assunte negli anni, consegna ai cittadini dell’Alto Vicentino un territorio privo della questione rifiuti, città organizzate, raccolta efficiente. A questo andrebbe poi aggiunto un ‘ingrediente’ fondamentale, permettetemi la battuta, ovvero un maggior senso civico da parte di alcuni cittadini. Thiene e l’Alto Vicentino non possono più accettare uno stile comunicativo e un atteggiamento di continua campagna elettorale che Schio, su questo argomento, non ha mai smesso di mettere in campo. Orsi è democraticamente eletto sindaco di Schio, non è sindaco dell’Alto Vicentino e dentro a questo schema ci si deve relazionare dando dignità a tutti i comuni grandi e piccoli, senza pensare di poter dettare linee in piena autonomia, o peggio, mettere gli altri comuni davanti a decisioni assunte in solitaria. Nessuno ha deciso fusioni o aggregazioni con Etra”.
Casarotto ha spiegato: “Il Cda di Ava, in modo serio e coerente, ha presentato ai soci un primo studio comparativo tra le 2 società (Ava ed Etra), un percorso analogo a quello che da tempo stiamo studiando con Aca. Perché questo studio sia stato commissionato e presentato ai soci non è un mistero, anzi, si tratta di una esplicita richiesta degli stessi comuni di Ava che avevano adottato un ordine del giorno che dava questo mandato al Cda. Ordine del giorno scritto tra Thiene e Schio e proposto a tutti i comuni come percorso ipotetico di approfondimento sulle decisioni future da attuare. Anche Schio, dopo averlo scritto, lo ha votato. Il percorso di studio risulta coerente e in linea con quanto deciso dai soci e quindi anche dal comune di Schio. Noi (Thiene) rimaniamo fedeli agli atti ufficiali e a quanto si decide in modo collegiale con i comuni del territorio. Ad oggi stiamo approfondendo in modo serio una ipotesi di aggregazione tra Ava e Aca. Due società pubbliche del territorio che se unite andrebbero a creare il più grande soggetto provinciale sul tema rifiuti. Percorso che in linea di principio ci vede concordi sull’approdo. Su Etra siamo più lontani, in fase di studio, di analisi, di raccolta dati, perché nessuno ha la verità in tasca, e le informazioni per poter decidere vanno acquisite, studiate e comprese, per giungere ad un ‘sì’ o ad un ‘no’ motivato. Thiene vuole fare questo, con una prospettiva di visione strategica negli interessi del territorio e delle modifiche normative in atto, si pensi solo all’avvio del nuovo consiglio di bacino. Tra comuni soci serve chiarezza – ha concluso – Invitiamo quindi Schio a tenere fuori dalle società partecipate la sua ormai prossima campagna elettorale, come Thiene ha fatto l’anno scorso, e a rimanere nel solco di un percorso comune che lo vede socio, se pur importante, di un gruppo più vasto che non è disposto a farsi dettare condizioni o l’agenda dalle necessità dei singoli municipi”.
Anna Bianchini