Denis Bozzo geometra di  45 anni,  sposato con Alice e da sempre residente a Zugliano è il candidato sindaco che ieri sera, si è presentato ufficialmente al suo paese.  Attualmente lavora in  un’impresa edile locale ed è colui che sfiderà Sandro Maculan, che ha deciso di riprovarci con l’occasione arrivata ad un terzo mandato.
“Ho deciso di candidarmi sindaco per le prossime elezioni amministrative di Zugliano, che si svolgeranno nei giorni 8 e 9 giugno e mi metto a disposizione dei miei cittadini e del mio territorio, come alternativa – ha esordito parlando ad una platea di circa 150 persone, tra cui vecchie guardie della politica di centro destra dell’Alto Vicentino . –  Mi propongo per amministrare il paese dove sono nato e cresciuto, dove abito, sono legato alla mia famiglia e alle persone di Zugliano, Grumolo e Centrale. Un territorio che mi ha sempre dato tanto e che ho cercato di valorizzare in ogni momento, partecipando attivamente alle varie manifestazioni organizzate, proponendone anche di nuove, al fine di coinvolgere sempre di più i cittadini a partecipare alla vita del nostro paese.  E’ per me un senso di orgoglio candidarmi a primo cittadino”.

Come si ricorderà, alle ultime amministrative non si era presentata alcuna lista per sfidare il favorito Maculan che aveva vinto a tavolino. Tra una Lega ormai sparita e dilaniata da mille litigi ed un centro destra che non si era riuscito a compattare, questa volta a dimostrare coraggio è stato questo giovane geometra, che non è un nuovo della politica. Alla sua presentazione c’era infatti l’ex esindaco Romano Leonardi, che ha voluto ringraziarlo per aver rimesso in piedi il gruppo che mancava, al quale Bozzo lavora già da diversi mesi e che rappresenterebbe una piccola “costola” di quell’allora maggioranza capitanata da Leonardi.
“La mia candidatura arriva  dopo anni di volontariato, anche al di fuori del comune, di esperienza amministrativa e dall’idea condivisa di un nuovo progetto più ampio di collaborazione con tutte le realtà presenti a Zugliano.  Sento il bisogno di contribuire con la mia esperienza a migliorare il territorio a cui appartengo”.

Emozionato, con i toni bassi, ma con la grinta di chi vorrebbe coinvolgere una cittadinanza sempre più distante dalla politica in generale, ha ammesso: “Amministrare oggi non significa solo gestire un ente ma prima di tutto rispondere al meglio a quelle che sono le esigenze dei cittadini della nostra comunità. Innanzitutto ascoltare.  Chi mi conosce sa che prima dei nomi e dei personalismi, ciò che conta per me è il gruppo. La collaborazione attiva di tutti i suoi componenti, il coinvolgimento delle persone, per un progetto concreto e realizzabile per il nostro comune.  Se sarò eletto la prima cosa che farò, sarà riportare il cittadino al centro della vita amministrativa. Riportare Zugliano e i suoi settemila abitanti ad avere un ruolo, di riferimento per i comuni vicini.  Essere sindaco vuol dire per me mettersi al servizio dei cittadini per conoscere e risolvere le varie situazioni che si possono creare, senza fare per questo promesse elettorali impossibili. Insieme si può. Un sindaco deve saper ascoltare, collaborare con tutti, e poi decidere per il bene dei propri cittadini.
“Zugliano è un bel paese. – ha continuato –  Ai piedi delle Bregonze con un paesaggio che passa dalla pianura alla collina in poco spazio. E’ un paese con molte potenzialità ambientali e umane che devono essere sostenute e ampliate. E’ un paese effervescente che però adesso è come una bottiglia di vino aperta da un po’ di tempo…  Non sono solo, c’è un gruppo di amici con cui sto condividendo queste idee, che mi aiutano e dal quale usciranno i candidati consiglieri della lista. Il gruppo è aperto a chiunque voglia portare la propria esperienza e la sua idea per Zugliano.  Sono orgoglioso delle persone che mi stanno sostenendo: donne e uomini  di età che va dai trent’anni ai settanta. Persone che hanno esperienza amministrativa precedente e nuove forze che hanno voglia di mettersi a disposizione del loro paese. Ci presenteremo come lista civica, di persone prima di tutto che condividono la voglia del fare e non un’appartenenza ideologia. Se saremo eletti vogliamo lavorare per tutti bambini, giovani, anziani, nessuno escluso poiché ognuno ha le proprie esigenze”.

di Redazione AltovicentinOnline

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