“Le ringhiere metalliche sul ponticello della Maranese sono pericolose perché tolgono visibilità agli automobilisti e provocano incidenti”.

La critica arriva da Erik Umberto Pretto e Noi di Marano, opposizione in consiglio comunale, che denuncia “lavori che non ci piacciono e sui quali è meglio vederci chiaro”.
Nel numero di dicembre 2015 di ‘Marano Comunica’, mezzo informativo dell’Amministrazione Comunale, venivano menzionati due lavori realizzati dal comune nell’interesse della città. “Grandi opere che ci piacciono” le aveva definite l’amministrazione. Un pensiero non condiviso però dal gruppo di minoranza di Pretto, che non ha perso tempo per puntare il faro su due lavori che non considera adeguati. “Le ringhiere metalliche poste sul ponticello della Maranese sono più adatte ad un terrazzo di casa che ad un ponte stradale – ha commentato Pretto – Vista la conformazione di queste ringhiere, agli automobilisti in transito viene tolta gran parte della visuale, in modo particolare per chi esce da via Prole immettendosi sulla principale strada Maranese. Inoltre, lo spigolo vivo presentato dalle stesse ringhiere ha già provocato danni agli autoveicoli in transito. Vorremmo che queste ringhiere venissero sostituite al più presto con protezioni più consone, prima che qualcuno possa farsi seriamente del male”.

L’altra opera non gradita dall’opposizione riguarda la sistemazione del ‘tombotto’ (tubo nel fosso), all’incrocio tra via Prole e via Pasubio.

“Opere che piacciono all’assessore ai Lavori Pubblici – ha spiegato Pretto – ma non a noi. La sostituzione del tombotto, di fatto,  si è concretizzata nella sostituzione di un tubo di cemento ritenuto insufficiente con uno di dimensioni maggiori. Il concetto del grande è evidentemente relativo, quello che è certo, è che ben si associa all’ego dei nostri amministratori. In sostanza, il cambio di questo tubo ha comportato tre mesi di lavori e relativi disagi per i residenti e una spesa di quasi 40mila euro. Somma da considerate al netto delle spese di progettazione che, come ha precisato l’amministrazione stessa, sono state donate dal professionista incaricato”.

E qui Noi di Marano apre un quesito: “Su questo punto emerge un dubbio di fondo: non è forse molto strano che un professionista incaricato dal comune doni gratuitamente il suo lavoro? L’amore per il paese di Marano è così grande, o si tratta forse di un gesto di amicizia nei confronti degli attuali amministratori? Francamente riteniamo che questo punto andrebbe spiegato molto meglio da parte dell’amministrazione comunale, onde evitare che si dia spazio a più che leciti dubbi”.

 

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